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Colleferro, con il patto dei sindaci si tenta di salvare l’accorpamento dei reparti dell’Ospedale a Palestrina

“Il patto con i Sindaci del nostro territorio e, in particolare l’iniziativa contro l’accorpamento delle attività di ostetricia/ginecologia e pediatria/neonatologia dell’ospedale di Colleferro, è la strada giusta per realizzare, sul nostro...

“Il patto con i Sindaci del nostro territorio e, in particolare l’iniziativa contro l’accorpamento delle attività di ostetricia/ginecologia e pediatria/neonatologia dell’ospedale di Colleferro, è la strada giusta per realizzare, sul nostro territorio, una reale svolta di governo comunale e cittadino”.

“Le Amministrazioni Locali sono chiamate ad intraprendere azioni congiunte per portare avanti le politiche di sviluppo del nostro territorio e crediamo che questa iniziativa sia un esempio concreto e virtuoso”.

“Siamo certi che il Patto dei Sindaci può rivoluzionare le politiche locali dei nostri Comuni: per questo motivo abbiamo deciso di provare a fare la differenza tra teoria e pratica”.

Si alza alta la voce dei Sindaci che stanno procedendo speditamente con le procedure per il ricorso agli organi competenti ottenendo i primi riconoscimenti da parte dei giudici amministrativi.

I Comuni di Colleferro, Anagni, Artena, Carpineto Romano, Gavignano, Gorga, Montelanico, Piglio, Paliano, Segni, Serrone e Valmontone continueranno la battaglia intrapresa senza indietreggiare per difendere i diritti e la salute dei cittadini.

A seguito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica dell’agosto 2015, il Consiglio di Stato, con provvedimento depositato il 28.10.2015 (affare n. 1407/2015), ha invitato il Ministero della Sanità, la Regione Lazio e la ASL RMG a riferire puntualmente e con sollecitudine sulle singole censure e sull’istanza cautelare in modo da consentire la decisione di merito entro i tempi più ridotti possibili.

A seguito della opposizione formulata dal controinteressato Comune di Palestrina, il ricorso dei dieci Comuni è stato riassunto innanzi al Tar Lazio che ieri, con provvedimento cautelare n. 5157/2015 (ric. 13283/2015), ha accolto l’istanza cautelare ed ha fissato la udienza al 15 dicembre 2015.

Oggi, sulla scorta di tale provvedimento, i dieci Comuni ricorrenti, tramite l’avv. Alberto Colabianchi del Foro di Roma, hanno diffidato il Commissario ad acta, la ASL RMG e la Regione Lazio a sospendere immediatamente le attività di accorpamento e spostamento delle unità di ostetricia/ginecologia e pediatria/neonatologia da Colleferro a Palestrina.

Il prossimo appuntamento del procedimento amministrativo è fissato per il 15 dicembre.

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