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Frosinone, Abbruzzese (FI); per la sanità non ghettizziamo ulteriormente il territorio

Pur apprezzando la professionalita e l'impegno del presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Frosinone, non credo possa essere condivisibile la sua proposta di attivare un bando locale destinato ai medici del nostro territorio per...

Pur apprezzando la professionalita e l'impegno del presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Frosinone, non credo possa essere condivisibile la sua proposta di attivare un bando locale destinato ai medici del nostro territorio per reclutare 22 nuovi professionisti all'interno della Asl locale. Per il semplice fatto che già dal punto di vista sanitario la Regione Lazio tende ad emarginare i territori periferiferici e così facendo completaremmo questo processo di ghettizzazione del territorio". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e Pmi.

"Purtroppo, come ho sostenuto qualche giorno fa, è palese che lo stati del sistema sanitario della provincia di Frosinone, mette paura anche a i medici. Il fallimento della Mastrobuono e del modello sanitario imposto da Zingaretti è sotto gli occhi di tutti ed anche, quindi, dei professionisti, che conoscono affondo le dinamiche di cui stiamo parlando. Lo stato disastroso è comunque evidenziato dai tanti cittadini che preferiscono curarsi fuori dalla Regione Lazio. Un fenomeno quello della mobilità passiva che pesa sul bilancio regionali come un macigno. Si parla di 201 milioni di euro.

Pertanto se la carenza di personale, come sostiene Cristofari, non aiuta la sanità locale, se le liste di attesa sono interminabili, se i pronto soccorso quotidianamente rischiano il collasso e se le case della salute si sono rivelate non complementari alle strutture ospedaliere del territorio, della grande rivoluzione annunciata da Zingaretti in campagna elettorale non vi è proprio traccia. La sua politica sanitaria ha fallito in modo disarmante, soprattutto nelle province dove è evidente lo.stato di abbandono in cui versano le strutture sanitarie che non riescono a erogare prestazioni efficaci ed efficienti ai cittadini". Ha concluso Abbruzzese.

RIORDINO REGIONI; ABBRUZZESE (FI): PROVINCIA DI FROSINONE MAI CON LA CAMPANIA

"L'unica cosa sicura riguardo al riassetto territoriale delle Regioni d'Italia è che la provincia di Frosinone non accetterà mai passivamente di essere annessa alla Campania nella Regione Tirrenica. Pertanto, vista l'approvazione dell'odg Ranucci in Senato è fondamentale che istituzioni, associazioni e tutti gli stakeholders del territorio comincino a confrontarsi per varare un'azione comune contro questa scellerata proposta di riordino targata centro sinistra". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di FI del Lazio. REGIONI, SIMEONE (FI): “LAZIO SMEMBRATO NEL SILENZIO DI ZINGARETTI” “La riforma delle regioni italiane non può ridursi ad un semplice e disorganico smembramento dei territori. Se proprio dobbiamo parlare di nuovo impianto è fondamentale partire prima di tutto da un diversa collocazione di Roma elevandola a ruolo di Capitale autonoma, comprensiva della sua provincia. Una Capitale – Regione al pari delle grandi capitali europee. Capace di diventare risorsa e traino per tutto il Paese. Solo dopo aver effettuato questo passaggio potremo cominciare a pensare di mettere a punto una riforma, coraggiosa e concreta, dell’assetto geografico ed istituzionale dell’Italia. Tutti elementi che non sono definiti con chiarezza nell’ordine del giorno presentato dal senatore Ranucci del Pd, e fatto proprio dal Governo Renzi, sulla riduzione delle Regioni italiane da 20 a 12. Un provvedimento teso più ad una riduzione numerica che sostanziale delle Regioni italiane e per effetto del quale saranno cancellate intere province come quella di Latina e Frosinone inglobate con la Campania nella Regione Tirrenica. Uno smembramento geografico, sociale ed economico che avrà gravi ripercussioni sullo sviluppo di queste aree. In questo progetto, e dietro l’egida della spending review, non si tiene in alcun conto l’identità dei singoli territori, le loro vocazioni, le loro tradizioni e la loro storia. Non siamo mai stati contrari ad una riduzione della spesa e tanto meno ad un nuovo assetto istituzionale e territoriale del Lazio. Ma siamo convinti che non sia questo il modo giusto per attuarlo. Non lo è nel metodo con un Governo che ha fatto proprio l’ordine del giorno senza che si aprisse una discussione seria sulle ripercussioni che questa riforma comporterà nei singoli territori. Non lo è nella sostanza visto che tale progetto è privo di qualsiasi logica. Vogliono ridisegnare la geografia italiana? Lo facessero partendo da aree omogenee. Lo facessero prendendo in considerazione la creazione di una Regione delle province del Lazio e la creazione di Roma Regione. E in questo caos tra l’altro vorremmo capire cosa ne pensa il presidente Zingaretti che, come al solito, tace. Le riforme non si fanno alla cieca e senza un confronto democratico. Ma evidentemente questo a Renzi non piace, a Zingaretti tantomeno”.
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