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Frosinone, provincia: l’assemblea dei sindaci approva il nuovo statuto

Con 64 voti favorevoli su 67 presenti, l’Assemblea dei Sindaci ha approvato il nuovo Statuto della Provincia di Frosinone. Si tratta dell’atto formale che dà il via al nuovo Ente di Area Vasta. Una partecipazione importante quella dei sindaci in...

Con 64 voti favorevoli su 67 presenti, l’Assemblea dei Sindaci ha approvato il nuovo Statuto della Provincia di Frosinone. Si tratta dell’atto formale che dà il via al nuovo Ente di Area Vasta. Una partecipazione importante quella dei sindaci in occasione del primo incontro dell’Assemblea, organismo centrale nel progetto di riforma delle Province indicato nella legge 56/2014.

“Voglio ringraziare i sindaci che hanno partecipato all’assemblea di oggi – ha dichiarato il Presidente Pompeo - testimoniando grande attenzione verso un ente che, pur nel processo di riforma ancora in atto della governance territoriale, è centrale nel rappresentare le esigenze di questa comunità”.

“Nello specifico dello Statuto – ha concluso Pompeo - l’Assemblea ha recepito il documento già approvato dal Consiglio provinciale e che è stato strutturato per assicurare i principi della funzionalità, dell’efficienza e nel rispetto della spending review indicata dal legislatore. Lo Statuto, che definisce il riparto delle competenze insieme al Regolamento approvato dal Consiglio, ufficializza la nascita del nuovo Ente di Area Vasta, nel quale la collaborazione con il territorio e con i sindaci in particolare,diventa essenziale per tutelare, promuovere e valorizzare gli interessi dei nostri cittadini

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DATI ASSEMBLEA SINDACI PER APPROVAZIONI STATUTO PROVINCIA

All’Assemblea dei Sindaci per l’approvazione dello Statuto della Provincia di Frosinone sono stati presenti 67 rappresentanti, pari a 435.483 abitanti per l’88,39% del totale. L’esito della votazione ha visto favorevoli 64 rappresentanti pari a 425.913 abitanti e contrari 3 rappresentanti pari a 9.570 abitanti. Nessuno si è astenuto.

GLI AUGURI DEL PRESIDENTE POMPEO AL MAGNIFICO RETTORE BETTA

“Invio migliori auguri di buon lavoro, miei e della popolazione che mi onoro di rappresentare, al nuovo Rettore dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, l’ing. Giovanni Betta. L’Ateneo è un importante punto di riferimento per il territorio e oltre alla sua naturale funzione didattica si è sempre confermato quale prezioso interlocutore per le Istituzioni. Confermo dunque al prof. Betta la totale disponibilità della Provincia con gli auspici di un prosieguo fecondo nei rapporti tra l’Università e il nostro Ente. Unisco i più calorosi ringraziamenti per il suo operato al Rettore Ciro Attaianese”. E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo

IL PRESIDENTE POMPEO SU CIOCIARIA A EXPO

“Ho visitato ieri il padiglione dedicato alle eccellenze enogastronomiche della Ciociaria organizzato dalla Camera di Commercio di Frosinone. Intendo complimentarmi con il presidente Pigliacelli per l’iniziativa che il nostro ente camerale ha intrapreso per segnare il nome della nostra terra nella storia dell’esposizione universale milanese, arricchendo l’esposizione dei nostri prodotti anche con la maestria degli istituti alberghieri che la provincia di Frosinone può vantare e con alcune delle espressioni della nostra cultura tradizionale. I miei complimenti, inoltre, agli espositori. Essi sono imprenditori di livello, capaci di offrire prodotti di elevata qualità e di assoluto interesse anche sotto il profilo economico, qualificandosi come una delle assi portanti dello sviluppo che il nostro territorio deve costruire, nella consapevolezza di avere delle eccellenti potenzialità nella sua agricoltura, nell’industria agro-pastorale e nella produzione vinaria”.E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo

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Nella foto il Presidente Pompeo con due studentesse dell’Alberghiero di Cassino

AMATA, ECCO LA PROVA CHE LA DIETA DELRIO CREA OBESITA’ NELLE SOPPRESSIONI DELLA PROVINCE

“Il caso Friuli Venezia Giulia, dove l’abolizione delle Province è stata applicata immediatamente dopo l’introduzione della legge Delrio, è la prova del nove di quanto sostenevano tutti i maggiori esperti nonché Corte dei Conti e istituti di ricerca prestigiosi, oltre l’UPI, l’unione delle province italiane che non è stata mai creduta perché giudicata di parte benché avesse avanzato proposte di riforma assai compendiose e interessanti. Come riportano gli organi d’informazione economici, commentando le analisi di scenarieconomici.it e della Cgia di Mestre, è evidente come l’abolizione delle Province, nata per esigenze di risparmio, abbia invece comportato elevati aumenti di costi. Ne più ne’ meno di quanto sostenevamo tutti alla vigilia di quella lunga agonia che ha portato all’approvazione della legge Delrio e che non è ancora terminata in attesa dell’approvazione del Titolo V della Costituzione. Il Friuli ha potuto applicare l’abolizione delle Province perché è una regione a statuto speciale e l’ha voluto fare perché la regione è guidata da Debora Serracchiani, amica stretta di Renzi e convinta fin dall’inizio della bontà delle ragioni (solo economiche) alla base dell’abolizione delle Province. Ebbene i risultati sono sotto gli occhi tutti: al posto delle quattro Province abolite sono state create 17 unioni di comuni, queste per funzionare hanno avuto bisogno di direttori generali e altre figure, unità professionali che hanno inevitabilmente un costo. Dal primo luglio prossimo circa 300 dipendenti degli uffici lavoro, prima delle Province, passeranno in carico alla Regione con immediati vantaggi retributivi, primo fra tutti l’applicazione della quattordicesima mensilità, che da sola pesa circa un milione in più all’anno rispetto a quanto costavano alle Province. Non basta, si calcola che dei 1.359 dipendenti delle quattro ex Province del Friuli 681 sono giudicati in esubero e passeranno alla Regione e gli altri ripartiti tra i Comuni.

Il passaggio alla Regione vuol dire un aumento di stipendio, tanto che la Cgia di Mestre ha stimato un incremento della spesa per retribuzioni di quei dipendenti di circa il 15%. Parlando delle competenze il caso delle strade, il medesimo che si presenterà anche nella nostra regione: in Friuli lo spostamento della competenza per manutenzione delle strade dalle Province alla Regione ha comportato il passaggio dalla media di 16.279 euro per chilometro a 59.488 euro per chilometro. Vale a dire circa 95 milioni di euro in più rispetto a quando le competenze erano provinciali. Si tratta solo di pochi esempi di una lunga serie che si potrebbe fare e, soprattutto, va considerato che la gestione della Regione Friuli è notoriamente assai efficiente e oculata. Cosa accadrà in regioni meno virtuose? Ecco, dunque, quali sono nella realtà gli effetti dell’azzeramento delle Province, non solo non ci sono risparmi ma ci sono grandi aumenti di costi. Come volevasi dimostrare, perché questa tragica realtà è una sorpresa solo per Delrio e per tutti coloro che non hanno voluto sentire ragioni quando hanno commesso lo scempio, ancora in atto, delle Province con una legge confusa e che non è mai stata in grado di prevedere i suoi stessi effetti, oltre quello di comprimere una fetta di democrazia a solo vantaggio degli apparati politici”. E’ quanto esprime il Vice Presidente della Provincia di Frosinone, Andrea Amata

GALLINARO, OK DELLA PROVINCIA AL PROGETTO PER LA ROTATORIA IN ZONA ROSANISCO

Dopo quattro anni finalmente diventa operativo il progetto per la realizzazione di una rotatoria all’intersezione tra la SR 509 con la S.P. 112 accesso a Picinisco e la ex S.P 260, nel comune di Gallinaro, zona Rosanisco.

E di questi giorni il decreto firmato dal Presidente della Provincia Antonio Pompeo che da il via libera all’opera.

Il progetto approvato nasce dall’interessamento del vicepresidente della Provincia Andrea Amata che quattro anni fa si fece interprete delle esigenze di sicurezza della zona, raccogliendo le istanze dei sindaci e della popolazione. Il vicepresidente Amata fece stornare fondi previsti per un’altra opera non cantierabile a causa di difficoltà burocratiche e li fece inserire per la realizzazione della rotatoria che a giorni andrà a gara.

“Saluto con soddisfazione – ha dichiarato Andrea Amata - l’avvenuta approvazione del progetto definitivo per la realizzazione di una infrastruttura che risponde a due esigenze quali la sicurezza stradale, garantendo all’incrocio una fluidità allo scorrimento dei veicoli, e il decoro urbano, assegnando al largario un qualificato ordine estetico”.

“La strada interessata all’opera – ha concluso il vicepresidente della Provincia - è esposta ad un inteso traffico, pertanto attraverso la realizzazione dell’opera si conferisce sicurezza sia agli automobilisti, sia agli abitanti che insistono nel comprensorio. Va ringraziata infine la famiglia Volante che ha ceduto gratuitamente una porzione di terreno ai fini della migliore progettazione e realizzazione dell’opera”.

“Ringrazio la Provincia di Frosinone per quanta opera di certo importante per il nostro comune – ha aggiunto il sindaco di Gallinario Mario Piselli - In particolare il vicepresidente Andrea Amata che, ancora una volta, dimostra concretamente la sua attenzione alle istanze della comunità valligiana”.

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