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Labico, il comune rientra nei Castelli della Sapienza e aderisce alla CUC

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Nella seduta del 22 marzo il consiglio comunale ha deliberato di rientrare nel Consorzio “ I Castelli della Sapienza”, al quale ha assegnato anche le funzioni di Centrale Unica di Committenza, in quanto i comuni, dal 2016...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Nella seduta del 22 marzo il consiglio comunale ha deliberato di rientrare nel Consorzio “ I Castelli della Sapienza”, al quale ha assegnato anche le funzioni di Centrale Unica di Committenza, in quanto i comuni, dal 2016, sono obbligati a svolgere la maggior parte delle procedure di gara in forma associata.

Nel 2013 il Comune era uscito dal Consorzio in quanto la Regione non aveva più concesso fondi per la realizzazione di progetti e programmi consortili e la situazione finanziaria di Labico aveva reso necessaria tale scelta.

Dal 2014 il Consorzio è stato rifinanziato e le nuove condizioni economiche del medesimo, unitamente alla modificata situazione del comune , che ha approvato il piano di riequilibrio pluriennale ed è riuscito ad abbattere una parte del debito dei depuratori, hanno reso possibile il rientro di Labico nei Castelli della Sapienza, dal quale dovrebbero derivare numerosi vantaggi, sia in termini di contributi di parte corrente (formazione, manifestazioni, ecc) che sul piano degli investimenti, soprattutto con riguardo alla manutenzione di immobili siti sul territorio, da destinare ad attività culturali e formative.

Inoltre, l’adesione al consorzio abbatterà i costi a carico del comune per la CUC in quanto i comuni membri non pagano la quota di adesione alla Centrale Consortile.

Il Presidente del Consorzio, Angelo Rossi, dopo aver ammesso che la obiettiva impossibilità di operare da parte del Consorzio per carenza di risorse finanziarie giustifica la scelta operata da Labico nel 2013 ha illustrato le nuove condizioni in cui si trova oggi l’Associazione di Comuni, i vantaggi che deriveranno dall’adesione e gli investimenti fatti dal consorzio per la CUC, che consentiranno di espletare le procedure di gara nel rispetto della legge, della trasparenza e con la massima efficienza.

Il Sindaco, Alfredo Galli, ricordando che Labico è stato uno dei fondatori del Consorzio, ha espresso soddisfazione per la possibilità di rientrare a far parte del medesimo, sulla base di nuove condizioni che consentono all’Ente una diversa valutazione.

La minoranza sul punto è rimasta divisa: mentre il consigliere Tulli ha ribadito la posizione già espressa nel 2013 ed auspicato che il consorzio non serva solo alla costituzione della centrale quanto piuttosto al raggiungimento di importanti obiettivi e alla realizzazione di progetti in campo culturale, anche attraverso il collegamento con l’Università, il consigliere Spezzano, pure fermo sulla posizione dichiarata in occasione del recesso, si è astenuto, nonostante il tentativo lodevole del Presidente del Consorzio di fornirgli elementi per una valutazione diversa.

Siamo lieti di condividere con un ampio comprensorio obiettivi e progetti che singolarmente e a livello associato contribuiranno allo sviluppo socio-culturale e turistico del Paese, soprattutto in un momento di difficoltà economica e di crisi che può essere superato anche attraverso un più ampio sodalizio tra Enti accomunati da molteplici obiettivi, nell’interesse delle Comunità amministrate.

La deliberazione di adesione al consorzio, in fase di pubblicazione, sarà a breve consultabile sul sito web del Comune, all’albo on-line. Al termine del Consiglio il Sindaco ha comunicato l’approvazione da parte della Corte dei Conti del piano finanziario pluriennale approvato dall’Ente nel 2014 per evitare il dissesto; è un importante traguardo che apre la strada ad una gestione finanziaria di più ampio respiro, che consente all’Amministrazione di operare con maggiore serenità e di fare scelte rilevanti a favore della Popolazione, finalizzate anche ad una progressiva riduzione della pressione fiscale nonché ad investire di più sul piano sociale, soprattutto a favore della categorie meno abbienti

IL SINDACO

Alfredo Galli

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