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Palestrina, primo incontro del GAL per capire come prendere e come spendere i fondi europei

Lo scopo è accaparrarsi 5 milioni di euro sui 60 milioni stanziati dal GAL da spartire in tutto il territorio Lazio. Questo è uno dei punti toccati, Venerdì 1 Aprile, durante “Incontri in comune”che, letteralmente, si è svolto nel comune di...

Lo scopo è accaparrarsi 5 milioni di euro sui 60 milioni stanziati dal GAL da spartire in tutto il territorio Lazio. Questo è uno dei punti toccati, Venerdì 1 Aprile, durante “Incontri in comune”che, letteralmente, si è svolto nel comune di Palestrina in Aula Consiliare.

Incontri in comune mappa

“In comune perché si costruisce la vita civile e sociale nel nostro territorio” puntualizza il presidente Giuseppe De Righi della comunità Montana Castelli Romani e Prenestini.

I fondi, infatti, sono da spartire in 14 territori tra i Castelli Romani e Prenestini che, unendosi, parteciperanno al bando e cercheranno di assicurarsi il finanziamento; tra questi ci sono: Colonna, Castel San Pietro, Frascati, Gallicano nel Lazio, Labico, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Palestrina, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Rocca Priora, San Cesareo e l’ultima arrivata Valmontone.

L’incontro è uno di 14 tappe che servono a raccogliere idee, suggerimenti e progetti di cittadini per i cittadini, proprio per sfruttare al meglio questi soldi.

“È vietato stare fermi” ribadisce il presidente: c’è bisogno dell’impegno di tutti per creare occasioni nuove.

Continuando, poi, la dottoressa Di Fazio, direttore tecnico del GAL (Gruppi di Azione Locali istituiti in tutta Europa con lo scopo di sostenere le aree rurali e migliorare la qualità della vita attraverso lo sviluppo del territorio), spiega che i 5 milioni saranno distribuiti in tavoli tematici, quali: agriturismo, turismo e qualità della vita.

Il primo fa forza su un sistema di filiere strategiche per produzioni tipiche delle biodiversità agricola come la zootecnica, sviluppata maggiormente nel territorio di Palestrina e Valmontone, la nocciola, sfruttando il territorio labicano, l’olio, ecc.. Si cercherà di incrementare le filiere strategiche, i prodotti tipici locali, la filiera corta e i mercati.

Il secondo punto si sviluppa in due proposte: “10 sapori da salvare” ossia un progetto sul turismo sostenibile legato al patrimonio naturale e l’identità locale gastronomica con lo scopo di rafforzare la fiera locale della biodiversità agricola di produzioni tipiche; e “Terre ospitali” che punta a migliorare l’accoglienza e le attrattive sul territorio.

Particolare attenzione si è posta sul bisogno di sinergia tra amministrazione pubblica e imprese, questo argomento è stato particolarmente ripreso quando si è dato spazio alle domande dove si è parlato di problemi di avvelenamento di terre, di piste ciclabili per maggiori collegamenti nel territorio, della produzione di aziende nuove volte proprio a questa iniziativa, finché si è arrivati alla polemica quando il problema diventa il consumatore che invece di scegliere il prodotto con maggiore qualità sceglie quello a minor costo.

Il prossimo incontro si svolgerà il 18 aprile, con la proposta di rincontrarsi nuovamente a Palestrina, proprio in un’impresa coinvolta nel progetto.

Sabrina Giusti

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