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Olevano, i piccoli comuni uniti verso la costituzione della Città Metropolitana

Alla presenza di alcuni sindaci della zona si è tenuto ad Olevano l’interessante incontro dal titolo Valle dell’Aniene e Alta Valle del Sacco. I comuni e le sfide della città Metropolitana organizzato dall’amministrazione comunale

Alla presenza di alcuni sindaci della zona si è tenuto ad Olevano l’interessante incontro dal titolo Valle dell’Aniene e Alta Valle del Sacco. I comuni e le sfide della città Metropolitana organizzato dall’amministrazione comunale

con importanti esperti della materia come il giurista Pietro Barrera (Provincia di Roma e staff del consigliere delegato alla città Metropolitana di Roma Paris) e Fabrizio Clementi (responsabile ANCI studi e pianificazione). Il tema della Città Metropolitana con notevole ritardo sta pian piano diventando di attualità ed un’iniziativa come quella di ieri ad Olevano serve per iniziare a capire quale sono gli sviluppi futuri e soprattutto come i comuni più piccoli possano integrarsi al meglio in questa nuova realtà. L’incontro moderato dall’assessore ai servizi sociali di Olevano Alessandro Cianca ha visto la presenza dei sindaci di Subiaco, Genazzano, Cave, Roccacanterano, Arsoli, Cineto, Riofreddo e Roiate oltre che, ovviamente del padrone di casa Avv. Marco Mampieri.

“Noi siamo in una zona di cerniera tra la valle del sacco ed i monti dell’aniene con oltre 40 comuni non grandissimi ma importanti per la provincia di Roma. Per approfondire questo tema abbiamo deciso di fare questo incontro – ha spiegato Alessandro Cianca – perché in questa fase dobbiamo trovare le giuste sinergie per unirci e per rappresentare al meglio le esigenze del nostro territorio nell'assemblea metropolitana. Noi non dobbiamo assolutamente diventare la periferia di quest’area metropolitana dove Roma porterà tutti i suoi problemi. Proprio in questa fase dobbiamo essere uniti per costruire uno Statuto che ci tuteli”.

Proprio sul concetto di unità tra comuni della aree limitrofe ed omogenee si è soffermato anche il sindaco Mampieri. “Ora attendiamo una bozza dello statuto perché questa sfida costituende è veramente molto importante. Dobbiamo essere più uniti possibile per capire bene le istanze e le funzionalità ad esempio del consiglio che scriverà lo statuto. Dobbiamo intraprendere un percorso di coinvolgimento della popolazione per far diventare questo cambiamento un'opportunità e ciò si avvererà se saremo compatti”.

“Per l'area metropolitana di Roma si è perso fin troppo tempo e la discussione vera è partita solo adesso dopo che il tutto era stato avviato sin dal 1990. Abbiamo perso vent'anni – ha spiegato Pietro Barrera – e la questione è esplosa con forza con il governo Monti e con l'abolizione delle province. 4 milioni sono gli abitanti della provincia di Roma con un riequilibrio dei valori rispetto alla capitale negli ultimi anni con lo spostamento progressivo verso la provincia. E’ un territorio che va governato ad ogni modo altrimenti si arriva ai casi limite come il campo nomadi de “la barbuta” imposta da Rutelli e “subita” da tutti i comuni a ridosso dei castelli romani.

Il 28 settembre ci saranno le elezioni del consiglio metropolitano che avrà una rappresentanza troppo esigua con soli 28 consiglieri per la Provincia di Roma e 10, ad esempio, per quella di Frosinone. Vi sarà il grave problema che molti comuni, soprattutto piccoli non saranno rappresentati mentre tutti e 121 i comuni della provincia romana saranno presenti alla conferenza metropolitana che dovrà approvarne lo statuto che verrà scritto dal consiglio. Il sindaco metropolitano sceglierà una sorta di assessori e collaboratori. Dobbiamo trovare l'equilibrio tra gli organi di consiglio ed assemblea”. “L’incapacità di pensare la pratica del nuovo ha fallito in tutto e per tutto – ha poi chiuso Fabrizio Clementi - ed oggi in poco tempo si vuole far nascere la città metropolitana che può diventare luogo dove fare economia di scala e ridare sviluppo alle varie zone omogenee. Una cosa è trattare con i singoli comuni sui servizi ed una cosa è parlare con un unione dei comuni per organizzare i servizi. Prepararsi in maniera associata è fondamentale per andare avanti sulla strada giusta”.

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