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Regione, maltempo allerta meteo da tarda serata oggi e per 36 ore codice arancione su tutte zone

Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento di Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dalla tarda serata di oggi, venerdì 9 ottobre e per le successive 24-36 ore, si...

Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento di Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dalla tarda serata di oggi, venerdì 9 ottobre e per le successive 24-36 ore, si prevedono sul Lazio: precipitazioni da sparse a diffuse,

anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità. I fenomeni saranno accompagnati da frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Altresì, dalle prime ore della giornata di domani, e per le successive 24-36, ore si prevedono venti forti con rinforzi fino a burrasca o burrasca forte, a prevalente componente settentrionale. Il Centro Funzionale Regionale ha emesso un Avviso di criticità idrogeologica codice arancione dalle prime ore di domani e per le successive 36 ore nelle zone di Allerta: Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Aniene, Roma, Bacino del Liri e Bacini Costieri Sud. La Sala Operativa Permanente ha emesso l'allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Permanente al numero 803.555". Lo comunica, in una nota, la Regione Lazio.

RIORDINO REGIONI; ABBRUZZESE ( FI): ZINGARETTI IMMOBILE. POMPEO CONVOCATI TAVOLO CON SINDACI IN CIOCIARIA

"E' assurdo che il centro sinistra non faccia nulla per impedire lo smembramento della Regione Lazio. Nonostante una mozione presentata dal sottoscritto ed approvata in consiglio regionale il 1 Aprile scorso, in cui si sollecitava l'avvio di uno studio preliminare in ordine agli effetti economici che potrebbero prodursi per i singoli territori, in base alla proposta Morassut - Ranucci, sul riassetto territoriale delle Regioni. Pertanto, visto l'immobilismo di Zingaretti, rinnovo ancora una volta un appello al presidente della Provincia di Frosinone, Antonio Pompeo, affinché convochi subito il tavolo di confronto con gli amministratori locali, come da me richiesto a fine marzo, alla presenza anche del presidente della Provincia di Latina. Perché, dopo il recipimento dell'odg di Ranucci in Senato, che impegna di fatti il governo a cambiare l'assetto del territorio italiano, lo smembramento della nostra Regione è sempre più vicino, come l'accorpamento delle province di Latina e Frosinone alla Campania ". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e Pmi.

"Dobbiamo far sentire la nostra voce;

è necessario, dunque che le Istituzioni, la politica in forma rigorosamente bipartisan, il mondo dell’associazionismo ed in generale, tutti gli stakeholder del territorio, facciano fronte comune nei confronti di una iniziativa legislativa, sconsiderata che rischia di far scomparire il Lazio, seconda entità nazionale per produzione di Pil, dopo la Lombardia e tra le prime 20 Regioni Europee, con effetti devastanti dal punto di vista economico e sociale per tutte le province, soprattutto, per quella di Frosinone che si troverebbe annessa alla Campania nella Regione Tirrenica.

Spero, dunque che almeno in Ciociaria si apraun confronto serio per ipotizzare ogni possibile strategia da assumere, di concerto ovviamente con tutti i sindaci del territorio, per scongiurare la realizzazione di un simile iniquo provvedimento e per rivendicare, nelle Sedi di Governo opportune, la facoltà sancita dalla Costituzione, di esprimere la nostra opinione su un tema di

grandissimo impatto, come quello del riordino dei territori". Ha concluso Abbruzzese.

EDILIZIA SCOLASTICA, SIMEONE (FI): “GRAZIE A RENZI E ZINGARETTI A RISCHIO OLTRE 24 MILIONI DI EURO DI RISORSE NEL LAZIO”

“Edilizia scolastica, quel pasticciaccio esplosivo Renzi – Zingaretti. Un percorso costruito ad arte per un bando a cui potevano partecipare solo quei Comuni che, anticipatamente, erano stati informati tanto da poter predisporre tutto il necessario ed essere pronti al nastro di partenza. Alla base del capolavoro creato c’è il decreto con il quale il Miur ha proceduto a ripartire tra le Regioni i 300 milioni di euro dei fondi Inail definendo i criteri per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse degli enti locali interessati alla costruzione di scuole innovative. Il 28 agosto 2015 il Ministero ha trasmesso alle Regioni il decreto che assegna al Lazio risorse pari a 24.441.381,17 euro, per la realizzazione di almeno uno e fino a cinque interventi sul proprio territorio, e impone di provvedere a comunicare l’esito della selezione entro e non oltre il 15 ottobre 2015. La Regione Lazio quindi, con una rapidità unica, un mese dopo, con la deliberazione n.497 del 25 settembre 2015 approva l’avviso “per la raccolta delle manifestazioni di interesse degli Enti locali interessati alla costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento”. L’avviso, destinato agli Enti locali, è stato pubblicato sul Burl del 29 settembre con scadenza il 2 ottobre. Non serve un matematico per comprendere che i Comuni avevano solo 72 ore per preparare la domanda di adesione al bando corredata di una serie di chiarimenti, oltre all’ortofoto dell’area di intervento, aerofotogrammetria, sezioni significative dell’area, estratti planimetrici del piano urbanistico comunale e relative norme tecniche di attuazione e di eventuali piani e di eventuali piani paesaggistici e/o territoriali, regolamento edilizio del Comune e/o dei Comuni interessati ed altro ancora. Un tempo impossibile da rispettare anche per quei Comuni che avessero avuto un progetto pronto nel cassetto. Un tempo accessibile solo a quei Comuni, e siamo curiosi di conoscerne al più presto l’identità, che erano già a conoscenza di questa opportunità. Ora qualcuno ci dirà che la regione Lazio si è dovuta attenere a quanto previsto dal Governo. E il Governo dirà che la Regione non è stata sufficientemente rapida nel procedere alla pubblicazione del bando. Noi diciamo semplicemente che con queste modalità probabilmente avremo sprecato oltre 24 milioni di euro che potevano essere utilizzati per creare una, o più scuole, tecnologiche e contemporanee in cui far studiare i nostri figli. Noi diciamo che chi amministra, a qualsiasi livello, dovrebbe calibrare tempi e modi per gli investimenti al fine di far partecipare il numero maggiore possibile di Comuni ed Enti che possono migliorare i servizi offerti ai cittadini. Noi confermiamo solo quello che sosteniamo ormai da tempo cioè che con la superficialità e l’approssimazione, di cui Renzi e Zingaretti sono maestri, questa Regione e questo Paese non cresceranno mai. Certo è che continueremo a verificare il percorso di questo avviso per capire quali saranno, e da chi sono amministrati, i Comuni campioni di rapidità ed efficienza nel partecipare e magari ad aggiudicarsi le risorse. Come diceva Andreotti a pensar male si sbaglia ma a volte ci si azzecca. Speriamo questa volta di esserci solo sbagliati e che si prenda atto dell’inutilità di un avviso concepito con criteri come questi”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

EDILIZIA SCOLASTICA, SIMEONE (FI): “GRAZIE A RENZI E ZINGARETTI A RISCHIO OLTRE 24 MILIONI DI EURO DI RISORSE NEL LAZIO”

“Edilizia scolastica, quel pasticciaccio esplosivo Renzi – Zingaretti. Un percorso costruito ad arte per un bando a cui potevano partecipare solo quei Comuni che, anticipatamente, erano stati informati tanto da poter predisporre tutto il necessario ed essere pronti al nastro di partenza. Alla base del capolavoro creato c’è il decreto con il quale il Miur ha proceduto a ripartire tra le Regioni i 300 milioni di euro dei fondi Inail definendo i criteri per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse degli enti locali interessati alla costruzione di scuole innovative. Il 28 agosto 2015 il Ministero ha trasmesso alle Regioni il decreto che assegna al Lazio risorse pari a 24.441.381,17 euro, per la realizzazione di almeno uno e fino a cinque interventi sul proprio territorio, e impone di provvedere a comunicare l’esito della selezione entro e non oltre il 15 ottobre 2015. La Regione Lazio quindi, con una rapidità unica, un mese dopo, con la deliberazione n.497 del 25 settembre 2015 approva l’avviso “per la raccolta delle manifestazioni di interesse degli Enti locali interessati alla costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell'efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica caratterizzate dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento”. L’avviso, destinato agli Enti locali, è stato pubblicato sul Burl del 29 settembre con scadenza il 2 ottobre. Non serve un matematico per comprendere che i Comuni avevano solo 72 ore per preparare la domanda di adesione al bando corredata di una serie di chiarimenti, oltre all’ortofoto dell’area di intervento, aerofotogrammetria, sezioni significative dell’area, estratti planimetrici del piano urbanistico comunale e relative norme tecniche di attuazione e di eventuali piani e di eventuali piani paesaggistici e/o territoriali, regolamento edilizio del Comune e/o dei Comuni interessati ed altro ancora. Un tempo impossibile da rispettare anche per quei Comuni che avessero avuto un progetto pronto nel cassetto. Un tempo accessibile solo a quei Comuni, e siamo curiosi di conoscerne al più presto l’identità, che erano già a conoscenza di questa opportunità. Ora qualcuno ci dirà che la regione Lazio si è dovuta attenere a quanto previsto dal Governo. E il Governo dirà che la Regione non è stata sufficientemente rapida nel procedere alla pubblicazione del bando. Noi diciamo semplicemente che con queste modalità probabilmente avremo sprecato oltre 24 milioni di euro che potevano essere utilizzati per creare una, o più scuole, tecnologiche e contemporanee in cui far studiare i nostri figli. Noi diciamo che chi amministra, a qualsiasi livello, dovrebbe calibrare tempi e modi per gli investimenti al fine di far partecipare il numero maggiore possibile di Comuni ed Enti che possono migliorare i servizi offerti ai cittadini. Noi confermiamo solo quello che sosteniamo ormai da tempo cioè che con la superficialità e l’approssimazione, di cui Renzi e Zingaretti sono maestri, questa Regione e questo Paese non cresceranno mai. Certo è che continueremo a verificare il percorso di questo avviso per capire quali saranno, e da chi sono amministrati, i Comuni campioni di rapidità ed efficienza nel partecipare e magari ad aggiudicarsi le risorse. Come diceva Andreotti a pensar male si sbaglia ma a volte ci si azzecca. Speriamo questa volta di esserci solo sbagliati e che si prenda atto dell’inutilità di un avviso concepito con criteri come questi”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di

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