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Roma, arresti e perquisizioni per truffe di falsi cavalieri estese nel Lazio, Abruzzo, Emilia Romagna, Calabria e Veneto

Aggiornamento Dalle prime ore della mattinata in Ardea (RM), Civitavecchia (RM), San Cesareo (RM),  Latina, Pianella (PE), Reggio Calabria, Verona, provincia di Bologna e Viterbo, i Carabinieri della Compagnia Roma-Trastevere stanno eseguendo...

Aggiornamento

Dalle prime ore della mattinata in Ardea (RM), Civitavecchia (RM), San Cesareo (RM), Latina, Pianella (PE), Reggio Calabria, Verona, provincia di Bologna e Viterbo, i Carabinieri della Compagnia Roma-Trastevere stanno eseguendo 10 provvedimenti restrittivi (7 o.c.c. in carcere, una misura dell’obbligo di presentazione alla p.g. e due misure dell’obbligo di dimora) emessi dal GIP del Tribunale di Civitavecchia, d.ssa DE PASQUALE, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, attribuendosi falsamente la qualifica di Cavalieri di Malta. La banda vendeva falsi cavalierati a tutto spiano, trovando clienti addirittura tra ignari pubblici funzionari accreditandosi anche presso numerosi stati esteri, facendo credere di essere i veri Cavalieri di Malta. L’arte degli imitatori era così sottile che erano riusciti a ingannare diversi parroci per la concessione delle chiese per altisonanti cerimonie religiose e l’immancabile iniziazione.

L’indagine, condotta dalla Stazione Carabinieri Roma Monteverde Nuovo e coordinata dal sost proc. dr. DOVINOLA della Procura della Repubblica di Roma scaturisce dalla denuncia presentata il 9.11.2012 dalle titolari di una tipografia, che avevano ricevuto una commessa sospetta riguardante la stampa di alcuni passaporti da parte di uno degli indagati, presentatosi come rappresentante di un’agenzia diplomatica internazionale. Le successive investigazioni hanno consentito di:

- appurare che gli indagati:

· l’11 novembre 2009 avevano costituito in Latina una prima associazione denominata “Grand Prieuré Melitense du Orde Souverain de Saint-Jean de Jerusalem Chevaliers de Malte, Ordine Militense del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme - Cavalieri di Malta”;

· il 5 novembre 2012 costituivano una seconda parallela associazione denominata “Volontari di Protezione Civile S.O.M.S.J. del Grand Prieuré Melitense Sovrano Ordine Ospitaliero Melitense di San Giovanni di Gerusalemme – Cavalieri di Malta”, non riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio;

· davano evidenza alle associazioni attraverso il sito www.ordinemilitense.org e www.protezionecivilesomsmsj.com che si presentavano del tutto simili a quelli dell’autentico Sovrano Ordine Militare di Malta (S.M.O.M.) e del collegato organo di volontariato ad ordinamento civile Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta (C.I.S.O.M.);

· con la prima associazione effettuavano affiliazioni, concedevano cavalierati previo versamento di somme di denaro oscillanti tra 3.000 e 10.000 euro;

· operando sotto l’egida della seconda associazione compivano atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso del territorio dello Stato - formalmente per la frequentazione di un corso per uso di defibrillatore - di 350 cittadini tunisini, ai quali erano stati richiesti tra i 2.000 e i 5.500 euro con la promessa dell’ingresso in Italia per una successiva occupazione. In realtà, è stato accertato che complessivamente dovevano essere 5.000 i cittadini tunisini che, nell’arco temporale di un anno, avrebbero dovuto raggiungere l’Italia;

- trarre in arresto, il 23 novembre 2012, 3 persone responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fermate alla Dogana dell’aeroporto di Fiumicino mentre tentavano di far entrare nel territorio dello Stato 66 tunisini muniti di un falso visto collettivo del M.A.E., muniti di falsi cartellini di appartenenza al Sovrano Ordine Ospitaliero Melitense di San Giovanni da Gerusalemme Cavalieri di Malta, in qualità di volontario e dotati di pettorine catarifrangenti con le insegne del falso ordine.

Sono in corso indagini per verificare l’impiego delle ingenti somme di denaro ricavate dall’illecita attività.

E’ stata accertata la presenza di vari conti correnti, collegati all’associazione, sparsi per il Mondo.

L’associazione aveva “ambasciatori e corrispondenti” presso varie nazioni del mondo.

- Avevano un Ministero degli Affari Esteri

- Avevano un Comandante della Guardia di Onore dei CAVALIERI

Avevano creato un sito internet che è la brutta copia del sito del vero Sovrano Militare Ordine di Malta, S.M.O.M., tale da indurre in errore i visitatori del sito.

Tra i destinatari del provvedimento risultano:

- Un 63enne, ex legionario;

- Un 56enne, docente Universitario di Scienze Manageriali presso l’Università G. D’Annunzio di Chieti Pescara.

Dalle prime luci dell’alba nel Lazio, Abruzzo, Calabria e Veneto i Carabinieri della Compagnia Roma Trastevere e della Stazione Roma Monteverde Nuovo stanno notificando 10 provvedimenti restrittivi (7 ordinanze di custodia cautelare in carcere, una misura dell’obbligo di presentazione in caserma e due misure dell’obbligo di dimora) nei confronti di soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei reati di truffa, conferimento illecito di onorificenze e decorazioni cavalleresche e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, attribuendosi falsamente la qualifica di Cavalieri di Malta.

I componenti dell’associazione operavano sotto l’egida di una seconda associazione di volontari di Protezione Civile per procurare illegalmente l’ingresso nel territorio dello Stato - formalmente per la frequentazione di un corso per uso di defibrillatore - di 350 cittadini tunisini, ai quali erano stati richiesti tra i 2.000 e i 5.500 euro con la promessa dell’ingresso in Italia per una successiva occupazione. Per tale motivo, già il 23 novembre 2012, erano state arrestate 3 persone responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, fermate alla Dogana dell’aeroporto di Fiumicino mentre tentavano di far entrare nel territorio dello Stato 66 tunisini muniti di un falso visto collettivo del Ministero degli Esteri, muniti di falsi cartellini di appartenenza al Sovrano Ordine Ospitaliero Melitense di San Giovanni da Gerusalemme Cavalieri di Malta, in qualità di volontari e dotati di pettorine catarifrangenti con le insegne del falso ordine. Tra gli arrestati anche un docente universitario.

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