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Roma, Kitty ad ogni costo, intervista alla biografa Laura Corsini

*Laura Corsini ha edito diversi libri, vedi link IBS, tra essi Tutti gli incontri possibili e   Non si dispenasno tartase (Ediz. 6pollici), Il cuore a volte cammina all'indietro (come i gamberi), Universitas Studiorum.e in particolare nello...

*Laura Corsini ha edito diversi libri, vedi link IBS, tra essi Tutti gli incontri possibili e Non si dispenasno tartase (Ediz. 6pollici), Il cuore a volte cammina all'indietro (come i gamberi), Universitas Studiorum.e in particolare nello specifico è nota a Roma Capitale per la biografia Kitty ad ogni costo, con/su Kitty Vinciguerra- (David and Mattahus edizioni), tra i libri rivelazione dell'anno, ambientato nellì' epoca della dolce vita romana di memoria Fellini/Anita Ekberg con la stessa Vinciguerra (che a suo tempo visse a Roma) protagonista a modo suo.


D- Recentemente, una vera e propria biografia per il "personaggio" Kitty Vinciguerra.

Collaborare con Kitty è stata un'esperienza gratificante. Anche se ho dovuto "piegare" la mia scrittura a una storia già esistente. Ma, come sappiamo, c'è differenza tra fabula e intreccio e Kitty è stata talmente generosa da lasciare a me tutta la costruzione del secondo, così che la storia, rielaborata, diventasse mia quanto sua. Chi sta leggendo Kitty ad ogni costo dice "credevo che il libro sarebbe stato noioso come tante biografie di personaggi famosi. Invece è avvincente, è un romanzo". Certo, l'intento di uno scrittore è coinvolgere, non lasciare mai il laccio che tiene il lettore legato al suo libro, o lo perderà. Avvincere e appassionare è la mia maggiore ambizione. Poi, se la storia è bella, ci si guadagna tutti.

D - Diversi romanzi , tra i tuoi lavori, di carattere psicologico esistenziale, un postrealismo raffinato, esatto?
Ciao Roby, sì, hai colto nel segno. Esaminare la psiche umana mi ha sempre intrigato. Sarà perché di "matti" nella mia vita ne ho incontrati tanti. Mi piace sviscerare le patologie, anche quelle nascoste, che ammalano la nostra anima di uomini moderni; non a caso adoro Pirandello e Svevo, quella loro antesignana capacità di cogliere la miccia della follia anche in un soggetto apparentemente sano e la sanità in una personalità disturbata. Per quanto riguarda l'aggettivo "raffinato" ti ringrazio. Sono i miei studi i responsabili, a volte credo che sia una condanna esprimersi in maniera corretta nell'epoca della lingua sbrodolata e approssimativa, ma non posso fare altrimenti, non so scrivere in altro modo che non sia questo

D- L'8 Marzo appena celebrato... Esiste una peculiare letteratura al femminile o mito ancora fallocratico?

Sì, esiste una letteratura femminile, già da diverso tempo, ma non ne faccio parte. Per me la letteratura è cultura e universalità. Pensa che in "Non si dispensano tartase" mi trasformo in un uomo per narrare una storia tutta maschile e per farlo ho osservato decine e decine di maschi, che sono poi riassunti nel mio Guido. Non sono una femminista, non sono arrabbiata col fallo né ne sento la mancanza e sono contenta di essere donna. Non invidio nulla all'uomo, come credo che un uomo non dovrebbe invidiare nulla a una donna. Esistono scrittori bravi e scrittori mediocri, uomini o donne, senza distinzione. Non mi riconosco in nessun filone. Scrivo, questo è tutto.

Dovrebbe a breve uscire comunque "Ritorno a Canossa", romanzo dedicato a uno dei personaggi della storia che mi affascinano di più, la contessa Matilda di Canossa. Questo è il progetto più imminente, poi si vedrà. Sogni e aspirazioni? La serenità, continuare a essere in pace con me stessa e riconoscermi allo specchio. Oltre a vedere una delle mie storie diventare un film.


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