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Roma, matrimoni simulati per ottenere permessi di soggiorno arresti e perquisizioni

Dalle prime ore della mattinata i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione nella Capitale e in varie località della provincia a 18 misure cautelari e numerose perquisizioni nei confronti di 13 cittadini italiani e 5...

Dalle prime ore della mattinata i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma stanno dando esecuzione nella Capitale e in varie località della provincia a 18 misure cautelari e numerose perquisizioni nei confronti di 13 cittadini italiani e 5 stranieri ritenuti responsabili di aver avviato un’attività volta al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, alla permanenza sul territorio italiano di cittadini stranieri - dietro pagamento di ingenti somme di denaro - e allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Velletri, hanno consentito in particolare di accertare che gli indagati procuravano l’ingresso illegale dalla Grecia in Italia di stranieri - originari prevalentemente del Medio Oriente - organizzando anche per costoro matrimoni simulati con cittadine italiane in modo da far ottenere la carta di soggiorno per motivi familiari. Oltre 150 i Carabinieri impiegati, supportati da unità cinofile e un elicottero.

Ne sapremo di più dalla Conferenza Stampa che si terra a Roma.

ROMA – CARABINIERI SALVANO LA VITA A VITTIMA DI RAPINA. 24ENNE, TUNISINO REAGISCE E VIENE GRAVEMENTE ACCOLTELLATO AL TRONCO E ALLA GIUGULARE.I CARABINIERI ARRESTANO I DUE RESPONSABILI E TRASPORTANO IN OSPEDALE LA VITTIMA CHE SI SALVA.

Il tempestivo intervento di un ufficiale superiore dei Carabinieri, libero dal servizio, e la decisione di trasportarlo subito in ospedale con una gazzella del Nucleo Radiomobile hanno salvato la vita ad un ragazzo tunisino di 24 anni, ferito gravemente da due cittadini moldavi per rapinarlo di un telefono cellulare, di poche decine di euro e della bicicletta che usava per andare a lavorare.

La scorsa notte, in via delle Ciliegie del quartiere Alessandrino, il giovane è stato avvicinato dai due malviventi, di 38 e 39 anni, che, con inaudita violenza e sotto la minaccia di un coltello, lo hanno costretto a consegnar loro tutti gli oggetti di valore in suo possesso, compresa la bici sulla quale stava rientrando a casa.

Il 24enne – istintivamente - ha reagito al sopruso ed è stato subito colpito al collo e al corpo dai fendenti sferrati dal moldavo di 39 anni che brandiva il coltello.

Subito dopo, i due rapinatori sono scappati a piedi, adocchiando lestamente nei pressi del fatto, la presenza di un’auto condotta da un ventenne romano, che stava rincasando.

I due, pensando di rapinare la vettura del giovane per darsi alla fuga, si sono avvicinati all’abitacolo; il ragazzo alla guida, dopo essersi barricato nel veicolo, non ha esitato a contattare al telefono il padre, ufficiale dei Carabinieri in servizio al Nucleo Radiomobile di Roma , in quel momento, libero dal servizio, era in casa e si è immediatamente precipitato in strada dando l’allarme alla centrale operativa dell’Arma.

Sul posto sono intervenute alcune pattuglie di Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma e della Compagnia Roma Casilina che hanno cinturato l’intera area per bloccare i rapinatori.

Uno dei due malviventi, nascostosi proprio nel giardino di pertinenza dell’abitazione dell’Ufficiale intervenuto, è stato subito catturato, ranicchiato sotto un tavolo con in pugno ancora il coltello sporco di sangue. Il secondo rapinatore è stato trovato poco distante, mentre cercava di scappare con una corsa a perdifiato.

Con grande prontezza di spirito, viste le gravi condizioni del giovane tunisino, ormai quasi privo di conoscenza per le importanti lesioni da taglio prodottegli dai rapinatori e la vasta emorragia in corso, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno deciso senza indugi, provvidenzialmente di portalo con l’autoradio di servizio in ospedale, senza attendere l’arrivo dell’ambulanza.

Ciò, secondo quanto constatato dai medici del pronto soccorso del Policlinico Casilino, ha di fatto salvato la vita alla vittima, considerato che una vasta ferita alla gola, aveva leso una zona vitale, adiacente la regione giugulare, che necessitava di un immediato intervento in codice rosso per evitare il suo decesso.

Il giovane è stato operato dall’Equipe di Chirurgia d’urgenza del Policlinico Casilino; ricoverato in gravi condizioni, ora non più in pericolo di vita .

I malviventi moldavi sono stati arrestati con per rapina aggravata in concorso. Il 39enne in particolare dovrà rispondere anche dell’accusa di tentato omicidio aggravato in danno del giovane straniero. Entrambi si trovano nel carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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