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Roma, parla l'On. Giachetti da un mese in sciopero della fame. Nel Pd solo Renzi è interessato alla riforma del sistema elettorale

ESCLUSIVA: Con oggi, sono ventinove i giorni dall’inizio del suo sciopero della fame per la precisione si sta alimentando con tre cappuccini al giorno per sostenersi, l'Onorevole Roberto Giachetti ci fà il punto ad oggi sul suo sciopero per la...

ESCLUSIVA: Con oggi, sono ventinove i giorni dall’inizio del suo sciopero della fame per la precisione si sta alimentando con tre cappuccini al giorno per sostenersi, l'Onorevole Roberto Giachetti ci fà il punto ad oggi sul suo sciopero per la riforma della legge elettorale...soprattutto a seguito del lancio delNoPorcellumday” in data 31 Ottobre 2013? <<Il ‘Noporcellumday’ è stata una giornata di mobilitazione a carattere nazionale, con iniziative nate spontaneamente sul territorio, da nord a sud. La partecipazione della gente è stata al di là di ogni aspettativa, a riprova che il tema della riforma della legge elettorale è molto sentito dall’opinione pubblica. La solidarietà dei digiunatori a staffetta mi ha sorpreso e commosso al tempo stesso. Per quanto riguarda l’iter della legge al Senato mi pare che i tempi siano sempre molto dilatati: martedì, dopo mesi e mesi di melina, dovrebbe esserci finalmente un pronunciamento della commissione sul doppio turno ma diciamo che siamo comunque in alto mare>>.

Si sente di proseguire in questo suo ‘intento’ in maniera altrettanto determinata anche nei prossimi giorni? <<Certamente, la fatica si fa sentire ma la determinazione non manca>>.

Lei non ha perso occasione per riprendere il partito democratico, nelle cui fila è stato eletto, motivandolo a ritrovare il bandolo della matassa con riferimento alle promesse elettorali mai mantenute, e prendendo atto della posizione del PDL, che, di fatto, non è intenzionato a cambiar legge. Quest’atto di sfida non-violenta è finalizzato ad ottenere una decisione, una soluzione politica al problema che ancora non è arrivata. Ad oggi i progetti di riforma sembrano fermi, lei prevede qualche cambiamento? <<Dopo la presentazione della mozione a mia firma lo scorso maggio e dopo la richiesta di urgenza dell’estate scorsa ho deciso di attendere che i partiti facessero la propria parte sul tema, visto che le mie iniziative sono state giudicate inopportune quantomeno nel metodo. Oggi sono ancora in attesa di qualche risposta, osservo quello che accade al Senato e non vorrei fare la Cassandra ma temo che a riscrivere la legge arriverà prima la sentenza della Consulta che non il Parlamento>>. Durante la sua battaglia per la modifica dell’attuale legge elettorale (porcellum), che prevede un sistema di voto fortemente proporzionale ma con premi di maggioranza finalizzati a garantire governabilità (ma che possono anche portare ad un Parlamento molto lontano dalla fotografia del voto stesso) lei ha ammesso in una recente intervista: <<’Se c’è qualcosa che si muove, è per merito di Matteo Renzi; da quando ho iniziato lo sciopero nel mio partito ho preso solo insulti. Per fortuna ora Renzi ha fatto di questa battaglia uno degli argomenti centrali della sua candidatura alla segreteria>>.

Siete in buoni rapporti quindi? E con il Premier Enrico Letta invece come sono i rapporti? <<I miei rapporti personali sono ottimi con entrambi. Sul piano politico penso che Letta sbagli a vincolare la riforma elettorale ad una maggioranza di governo. Renzi ha detto chiaro e tondo, proponendo di spostare l’esame alla Camera, che la legge va fatta con chi ci sta>>. • E’ possibile che gli elettori possano di nuovo scegliere chi votare? <<Sarà possibile solo eliminando le liste bloccate e prevedendo un sistema in grado di individuare con certezza il vincitore delle elezioni, consentendogli di governare con una maggioranza chiara e certa da subito. Sarà possibile solo prevedendo una legge di salvaguardia che per lo meno cancelli gli aspetti peggiori del Porcellum, partendo dalle liste bloccate più che dal ritocco della soglia del premio di maggioranza>>. • Onorevole, lei ha ripreso la sua iniziativa non-violenta di sciopero della fame per far pressione sul Parlamento affinchè si cominci a parlare di riforma della legge elettorale? <<Come dicevo prima la mia battaglia è un atto estremo di fronte all’immobilismo colpevole di una gran parte di classe dirigente, che coram populo assume impegni solenni ogni giorno e che quotidianamente smentisce con l’inazione quanto detto il giorno prima. Il mio obiettivo è ottenere dei fatti concreti su una questione che non io ma tutti i principali soggetti politici considerano una priorità>>. • Molti dicono che la sua sia una battaglia persa, si sta scoraggiando? Le battaglie si portano avanti per cause in cui si crede profondamente, non importa quanto le vittorie siano difficili da conquistare. Nella cultura della nonviolenza non esistono le cause perse, esistono cause per cui vale la pena mettersi in gioco in prima persona e questa, a giudicare anche dal consenso trasversale e cosi diffuso nell’opinione pubblica, a mio avviso lo è>>. • Il PD in questa sua ‘lotta’ la sta appoggiando? <<Molti colleghi sono solidali con la mia battaglia ma diciamo che parte dei vertici attuali del partito di fatto sono quelli che hanno giudicato le mie proposte pericolose, intempestive, persino prepotenti>>. • Secondo lei vogliono o non vogliono portare a conclusione la questione ‘Porcellum?’ <<Secondo me, alla luce della situazione che si protrae da mesi, facilmente si potrebbe rispondere con un no. Di fatto se ci saranno cambiamenti temo che rischino di limitarsi a piccoli interventi di cosmesi che lasceranno intatta la struttura del Porcellum che conosciamo. Ma il punto non è, a mio avviso, quello che io penso o credo avverrà; il punto è che la volontà di cancellare l’attuale legge a parole appartiene a tutti e il non farlo sarebbe una presa in giro nei confronti degli elettori ed una ulteriore spallata alla già minata credibilità della politica>>. • Nonostante gli appelli del Presidente Napolitano, ce la farete a modificare l’attuale Legge elettorale entro il 3 Dicembre, data in cui è stata fissata l’udienza pubblica durante la quale la Corte Costituzionale esaminerà la legittimità dell’attuale legge elettorale? A quel punto l’intervento della Corte potrebbe essere risolutivo? Non sono un indovino ma conservo un sano scetticismo sul punto. In ogni caso se la Corte arrivasse prima del Parlamento, come ho già detto, sarebbe per me solo la riprova di una classe dirigente che abdica al proprio ruolo>>. • Si illude l’onorevole Letta, che vuole riformare la legge elettorale con il Pdl? Non lo so e anche qui non è questo il punto: il Presidente Letta ha sempre individuato nel parlamento il luogo eletto ad elaborare la nuova legge, non in contrapposizione ma in complementarietà alle grandi riforme costituzionali che per ragioni tecniche hanno bisogno di tempi piu lunghi. Alla Camera ci sono e c’erano i numeri per approvare un testo ma lo “scippo” dell’urgenza da parte del Senato è stata la conferma che, per ragioni di equilibrio nelle larghe intese, non c’è volontà ad accelerare e arrivare allo step decisivo. Ma la legge elettorale è materia di tutti, non ha né deve avere etichette di governo o di maggioranze di governo>>. • Il Movimento PD ed il Movimento 5 Stelle a suo parere potrebbero in futuro operare insieme su alcuni provvedimenti sui quali i pareri sembrano essere convergenti? Penso di sì e lo dico anche in base a quanto avvenuto con la mia mozione (votata da Sel e Cinque Stelle)>>. • E’ possibile che facciate un’azione decisiva forzando la mano per arrivare a fare il punto della situazione? Più di digiunare ad oltranza e mobilitarmi insieme a centinaia di cittadini non posso fare, personalmente questi per me sono atti importanti e degni di considerazione in un paese normale>>. • Onorevole, la gente si è stancata di sentire solo promesse ed ha espresso un voto di protesta, fare la riforma faciliterà il bipolarismo? Nonostante i poli, ad oggi, sembra stiano per diventare 3? <<Ho molta fiducia in un Pd guidato da Matteo Renzi proprio perché in grado di attrarre voti dei delusi del Pdl e di chi ha scelto di dare fiducia alla novità espressa dal movimento di Grillo; anche per questo continuo ad essere un sostenitore del bipolarismo e credo che sia necessario per il discorso di prima, per garantire la massima governabilità e permettere al governo che verrà di fare le riforme strutturali che questo paese attende da almeno vent’anni>>. • Lo decideranno gli elettori chi saranno i due poli? <<Mi auguro di sì>>.

Un po' di Biografia

Roberto Giachetti in carica dal 21 Marzo 2013 è uno dei tanti politici italiani che si sta distinguendo per un atto non violento di protesta che sta attuando e nel quale crede fermamente. Comincia a fare politica da giovane con i movimenti studenteschi e poi nel Partito Radicale. Eletto vicepresidente della Camera dei Deputati per il PD (Partito Democratico), con 253 preferenze, ha attuato diverse volte lo sciopero della fame:la prima volta nel 2002 per sollecitare il Parlamento ad eleggere due giudici della Corte Costituzionale mancanti da tempo, nel 2004 per sollecitare la calendarizzazione della legge sul conflitto di interessi, nel 2007 affinché i dirigenti del PD indicassero una data certa per lo svolgimento dell’assemblea costituente del partito, nel 2008 per ottenere le elezioni primarie nella città di Roma, nel 2012 in segno di protesta contro le aule del Parlamento per la mancata approvazione di una nuova legge elettorale in sostituzione del cosiddetto Porcellum e, in fine nell’ottobre 2013, a distanza di quattro mesi dalla bocciatura della cosiddetta ‘mozione Giachetti’ con la quale si chiedeva l’abolizione del Porcellum e un ritorno immediato al Mattarellum un nuovo sciopero della fame per l'Onorevole in carica, (il Mattarellum prevedeva una riforma elettorale della Repubblica attuata in seguito al referendum del 18 aprile 1993 che introdussero in Italia per l’elezione del Senato e della Camera dei deputati un sistema elettorale misto); e per sostenere ancora la causa della legge elettorale. Riceve minacce via e-mail l’Onorevole Roberto Giachetti, e ripetutamente viene attaccato dopo essersi fatto fotografare davanti ad un ‘povero maialino’, così definito dagli attaccanti. L’e-mail, inviata da Mafalda Antilope, un fake che ovviamente non ha firmato le minacce col proprio nome, è stata pubblicata dallo stesso Giachetti sulla sua pagina Facebook. Una e-mail ricca di insulti pesanti e con l’augurio di malattie e tragedie e alla fine della quale si evidenzia un ‘W M5*’ che fa pensare ad un’avida sostenitrice del Movimento 5 Stelle. Giachetti si era fatto fotografare davanti ad un maiale da affettare (una porchetta appunto), per dire un metaforico ‘no’ al Porcellum. Vicenda conclusasi con moltissimi messaggi di solidarietà per Roberto Giachetti.

Clarissa Guerrieri

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