Ricercato per usura si nasconde dentro l’armadio, scoperto ed arrestato
L’uomo pensava di farla franca grazie ad alcune coperte utilizzate per nascondersi
Era ricercato da circa due mesi perché era stato condannato per il reato di usura in via definitiva dalla cassazione ed è stato beccato nella sua abitazione nel sorano mentre tentava invano di nascondersi sotto al letto.
Stiamo parlando di un pluripregiudicato di etnia rom dell'età di 57 anni che si era reso irreperibile dal mese di maggio, dovendo espiare una pena detentiva in carcere disposta dall'ufficio esecuzione penali presso il Tribunale Ordinario di Cassino a seguito di sentenza emessa e confermata dalla Corte d'Appello di Roma e resa definitiva dalla corte suprema di cassazione, ordinanza scaturita da una attività di indagini svolta all'epoca dei fatti dalla Stazione Carabinieri di Sora.
L'uomo riconosciuto colpevole dei reati di usura deve espiare la pena di anni 3 di reclusione oltre al recupero di una somma pecuniaria.
L'operazione è stata eseguita dai carabinieri del Norm di Sora coadiuvati da quelli delle stazioni di Casalvieri, Fontana Liri, Strangolagalli e Isola del Liri ed è il frutto di una intensa attività di analisi di informazioni acquisite sul territorio che, condivise da subito con l'autorità giudiziaria che ha permesso in breve tempo dall'emissione dell'ordine di carcerazione, di addivenire alla sua cattura. Alle prime luci dell'alba è scattata l'operazione.
I militari, una volta dentro l'abitazione dell'uomo per procedere ad una minuziosa perquisizione, da subito capiscono che c'è tensione e mentre ispezionano gli ambienti notano il letto matrimoniale era preparato ad hoc in modo da far emergere l'uso di una sola persona. Ma qui succede l’inaspettato: viene sorpreso all'interno dell'armadio sotto alcune coperte il 57enne. L'uomo non ha detto nessuna parola ai militari avendo capito che ormai era stata posta fine alla sua breve latitanza durata circa due mesi.
A seguito del provvedimento notificato e le formalità di rito, l'uomo è stato associato al carcere di Latina, dove si trova attualmente per espiare la pena.
Questa operazione che segue un’altra di recente attuazione sempre posta in essere dai Carabinieri della Compagnia di Sora, è un ulteriore conferma dell'impegno profuso al contrasto di ogni forma di reato, al fine di garantire alla popolazione quella sicurezza e presenza sempre costante delle forze dell'ordine.
