Spaccio di droga, giudizio immediato per Franco Castagnacci e la moglie
Secondo le accuse l'uomo che si trovava ai domiciliari aveva continuato a smerciare sostanze stupefacenti aiutato dalla coniuge e da un amico
Il pubblico ministero chiede il giudizio immediato per Franco Castagnacci, la moglie, Florinda Piku, albanese di 48 anni e per Giorgio Boezi, un trentottenne residente ad Alatri. La storia di Castagnacci già salito alla ribalta delle cronache per il coinvolgimento del figlio Mario nel delitto Morganti, risale al mese scorso quando l’uomo, nonostante fosse ristretto agli arresti domiciliari aveva continuato a gestire lo spaccio di droga all'interno della sua abitazione. A seguito di tali fatti era stata eseguita nei loro confronti un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Ida Logoluso del Tribunale di Frosinone, su richiesta del sostituto procuratore, Vittorio Misiti.
L'attività di spaccio
Secondo le accuse Franco Castagnacci, aveva continuato a gestire una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti avvalendosi della collaborazione della moglie e di Boezi, caro amico di famiglia. La coniuge insieme al trentottenne amico di famiglia, si occupavano dell'approvvigionamento della droga (soprattutto cocaina e hashish), della vendita al dettaglio e del recupero crediti. Numerosi gli assuntori locali che si rivolgevano a Castagnacci per comperare la sostanza stupefacente. Il processo avrà inizio il 22 novembre prossimo. I difensori stanno valutando l'opportunità di un rito alternativo. Nel collegio difensivo gli avvocati Nicola Ottaviani, Giampiero Vellucci, Riccardo Masecchia e Marilena Colagiacomo.