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Cronaca Veroli

Veroli, doveva essere il suo maestro di musica, invece era diventato il suo peggior incubo

A puntare l'indice sull'uomo condannato a quattro anni di reclusione un ragazzino che all'epoca dei fatti aveva 14 anni e che aveva conosciuto l'insegnante quando frequentava un doposcuola nella città verolana

Violenza sessuale, questa l'accusa nei confronti di G.G. un educatore musicale di 40 anni residente a Veroli che è stato condannato a quattro anni di pena. Vittima un ragazzino di 14 anni. I fatti risalgono al 2015 quando la mamma dell’adolescente, da tempo separata dal marito per poter sbarcare il lunario era stata costretta a lavorare. Così per fare in modo che il figlio potesse essere seguito costantemente lo aveva iscritto ad un centro diurno di Veroli.

L'abuso si sarebbe consumato nell'abitazione dell'educatore

E proprio in questo centro il minorenne aveva conosciuto l’imputato che lo aveva stimolato a seguire la sua passione per la musica. L’uomo si era offerto anche di dare al ragazzino delle lezioni sue private, completamente gratuite, nella sua abitazione.  E proprio in quella casa si sarebbe consumata la violenza. La squallida storia è finita alle orecchie del papà di uno dei frequentatori del centro che lavorava in questura e che aveva chiesto ai colleghi di avviare le indagini su questa vicenda. Il resto è cronaca. 

La madre si è costituita parte civile

La madre del ragzzino, oggi 19enne, si è costituita parte civile tramite l’avvocato Monica Nassisi che fa parte della associazione "La caramella buona Onlus". Nel pomeriggio di ieri, nonostante la richiesta di assoluzione da parte del pubblico ministero, dott. Mancini ha emesso sentenza di condanna a 4 anni di carcere carico dell’imputato, responsabile di aver perpetrato ripetuti abusi nei confronti di un minore residente nello stesso comune approfittando del suo ruolo di "educatore" del centro diurno comunale. 

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