Cosa succede allo stabilimento Stellantis? Migliaia gli esuberi in attesa del passaggio all'elettrico
Il rilancio dell’impianto di Piedimonte San Germano passa dall’elettrico, ma mancano ancora certezze su investimenti e linee di produzione. Intanto 700 tute rosse ogni giorno restano fuori dai cancelli
Riuscirà il passaggio all'elettrico a salvare lo stabilimento e quindi i lavoratori del gruppo Stellantis (Ex Fiat) di Piedimonte San Germano nel sud della provincia di Frosinone? Questa è la domanda che lancia la sfida futura in un ambito che andrà a coinvolgere quasi completamente il settore dell'automotive nei prossimi mesi e nei prossimi anni.
Degli stabilimenti italiani è quello che ha fatto registrare la flessione più importante in termini di produzione, - 11,3% tra il 2022 e il 2023. Non a caso, oltre agli 850 esuberi scaturiti dalla crisi dell'azienda, lo stabilimento Stellantis di Cassino ha perso circa 1500 dipendenti negli ultimi tre anni. E oggi i lavoratori della fabbrica si ritrovano tra contratti di solidarietà e centinaia di esuberi temporanei. Il rilancio - come riporta romatoday.it - è legato all'elettrico, ma bisognerà attendere il prossimo anno. Intanto il calo della produzione ha avuto un effetto devastante anche sull'indotto, sulle aziende dell'area che per anni hanno vissuto sotto l'ala dell'ex Fiat. Una crisi che investe migliaia di persone, imprese e lavoratori.
La produzione
Stellantis, in uno degli ultimi tavoli al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha ribadito l'obiettivo di realizzare un milione di veicoli. Così dai sindacati alle istituzioni è grande il pressing sull'azienda affinchè confermi il proprio impegno nei confronti dell'Italia per contribuire alla crescita economica e al rilancio del comparto industriale.
"A quota i milione mancano un terzo degli attuali volumi, è necessario dunque rilanciare Cassino e Mirafiori", ha sottolineato la Fim Cisl nel suo report sulla produzione negli stabilimenti italiani di Stellantis nel 2023. La produzione in quello di Cassino lo scorso anno è stata di 48.800 unità. "Ma la potenzialità dello stabilimento sono maggiori, basta pensare che nel 2017 era oltre il triplo con 153.263", ricordano dal sindacato. L'occupazione superiore di 1.200 addetti.
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