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Valle di Comino, il pecorino di Picinisco diventa dop

Da oggi, 19 Novembre 2013,  il pecorino di Picinisco è iscritto nel registro delle denominazioni d'origine protetta. In altre parole: ha ottenuto il riconoscimento di prodotto DOP.

Da oggi, 19 Novembre 2013, il pecorino di Picinisco è iscritto nel registro delle denominazioni d'origine protetta. In altre parole: ha ottenuto il riconoscimento di prodotto DOP. Con la pubblicazione nella Guce L 309/9 del 19/11/2013 Reg. 1161/2013 un altro prodotto ciociaro si aggiunge alla lista dei Dop, dopo il cannellino di Atina, il peperone di Pontecorvo, i vini Docg di Piglio, Doc di Atina e Igt frusinate Anagni. A renderlo noto è la Camera di Commercio di Frosinone.

Soddisfazione viene espressa dal presidente Marcello Pigliacelli che sottolinea: “La Camera di Commercio crede nella promozione del territorio. Una promozione che passa anche attraverso i prodotti tipici di qualità, in particolare, a denominazione d'origine. Il pecorino di Picinisco, come tutti gli altri prodotti DOP, è considerato un vero e proprio simbolo della cultura e della tradizione dei territori di produzione. Oggi – aggiunge il Presidente - è stato conseguito un altro importante risultato. L'iniziativa si inserisce a pieno titolo nel programma di sviluppo e valorizzazione ritenuto strategico dall'Ente camerale”.

Il pecorino di Picinisco DOP, che vanta una antica tradizione a partire dal '600, è un formaggio a pasta cruda che si produce esclusivamente con latte crudo, dall'utilizzo di caglio in pasta di agnello o capretto e senza aggiunta di fermenti lattici. I comuni dell’areale DOP ricadenti nella provincia di Frosinone, sono: Acquafondata, Alvito, Atina, Belmonte Castello, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, Fontechiari, Gallinaro, Pescosolido, Picinisco, Posta Fibreno, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, Settefrati, Terelle, Vallerotonda, Villa Latina, Vicalvi, Viticuso.

La Camera di Commercio di Frosinone, in qualità di organismo di controllo, provvede a monitorare ogni fase del processo produttivo per assicurare la tracciabilità del prodotto e poter rilasciare, quindi, la certificazione DOP.

Intanto una forte partecipazione si è registrata al corso di formazione svoltosi oggi nella sala Papetti dal titolo “L’Organismo di controllo della Dop in cantina”.

L’iniziativa, rivolta sia al personale ispettivo che agli operatori (aziende e consulenti), in occasione delle prossime verifiche ispettive, previste dal Dm 14/06/2012, sulle produzioni DO/IG riguardanti gli addetti al settore vitivinicolo ed, in particolare, i vinificatori e imbottigliatori, oltre all'aggiornamento professionale, è stata l'occasione per fare il punto della situazione sulle DOP del frusinate.

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