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L'intervista al senatore

Ruspa verso la Camera: "Confido nel 30% dei consensi"

L'intervista a Massimo Ruspandini, presidente provinciale di Fratelli d'Italia, candidato dal centrodestra alla Camera nel collegio uninominale Frosinone - Sora

È stato senatore negli ultimi quattro anni e mezzo, e ora si candida a deputato nel collegio uninominale di Frosinone - Sora. Nel Frusinate e nel Sorano, in occasione delle elezioni politiche 2022, il centrodestra ha puntato sul nome di Massimo Ruspandini. 49 anni, di Ceccano, è presidente provinciale di Fratelli d’Italia.

Il collegio frusinate, malgrado varie divisioni del centrodestra a livello comunale, viene pur sempre dato come sicuro per la sua area politica. Ai tempi del taglio dei parlamentari, è riuscito a farsi candidare alla Camera.

In Senato si è distinto per il pressing su bonifica e sburocratizzazione del Sito di interesse nazionale della Valle del Sacco. Viene soprattutto, però, dalle attività di membro della Commissione permanente “Lavori pubblici e comunicazioni”. Per questo propone un potenziamento infrastrutturale del territorio, soprattutto attraverso la realizzazione dello scalo civile nell'aeroporto Moscardini di Frosinone. 

Senatore, si sente vicino al “trasloco” da Palazzo Madama a Montecitorio?

“Sono innanzitutto molto onorato e orgoglioso di poter rappresentare questa porzione di territorio per la quale mi sono speso tanto, da sempre. Da qui al 25 settembre non ci sarà un Comune a cui io non arriverò. Sento molto calore. E devo dire grazie al favore che riscuote la nostra leader Giorgia Meloni, ma mi fa ovviamente piacere sentir dire belle cose sul mio nome”.

Si potrebbe parlare di sfida nella sfida con Ilaria Fontana, già sottosegretaria di stato, e il candidato del Pd, il civico Andrea Turriziani. Da senatore uscente sente fiducia nei suoi confronti?

“È la prima volta da quando faccio politica che trovo un consenso così grande da parte delle persone. Dalla Valle di Comino fino al nord della provincia di Frosinone. Per questo mi aspetto un risultato importante”.

Lei è riuscito a farsi ricandidare al Parlamento dopo il taglio dei parlamentari. Un riconoscimento da parte del centrodestra?

“Sì e ringrazio tutti coloro che hanno sostenuto la mia candidatura alla Camera. Poi non passa di certo inosservato un dato politico, a mio modo di vedere, rilevante. Di questi tempi, in cui i big vengono incasellati fuori dal loro territorio, candidarmi nel collegio di Frosinone è un doppio riconoscimento del lavoro fatto in questi anni”.

Ha detto che si aspetta un risultato importante. Come vede il collegio di Frosinone-Sora?

“La sinistra è forte, specie a Ferentino e Isola del Liri. Se il centrosinistra fosse stato unito, la partita con il centrodestra sarebbe stata di certo molto più combattuta. Confidiamo in un trenta per cento dei voti”.

Senatore, se diventerà deputato cosa farà per la Ciociaria?

“Porterò avanti la storica battaglia contro l’inquinamento della Valle del Sacco. Sento parlare di bonifiche regionali, ma come sempre la montagna ha partorito il topolino. Da senatore, però, mi sono occupato anche e soprattutto di infrastrutture e trasporti. In tal senso si punterà a potenziare il territorio, a partire dal progetto per lo scalo civile di Frosinone. Terza, ma non da ultima, la proposta di una legge a favore dei piccoli Comuni per contrastare efficacemente lo spopolamento dei borghi dovuto al fenomeno della globalizzazione”.  

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