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Vincente e sconfitto

Provincia, Mastrangeli a Di Stefano: "Sei il cambiamento che volevo anch'io"

Al neo presidente della Provincia, tra gli altri, anche l'abbraccio e le congratulazioni dello sconfitto sindaco di Frosinone. L'obiettivo comune era contrastare l'elezione di Germani, sostenuto da minoranze del Pd e FdI, in continuità con l'uscente Pompeo

Il sindaco più giovane è diventato anche presidente della Provincia di Frosinone. Il primo cittadino di Sora Luca Di Stefano, appena 32 anni, ci è riuscito principalmente grazie all’apporto politico della corrente maggioritaria provinciale del Pd: Pensare democratico, guidata da Francesco De Angelis e rappresentata anche dalla consigliera regionale uscente Sara Battisti e dall’ormai presidente dell’Egato Frosinone Mauro Buschini.

Per De Angelis e Battisti, leader ciociaro e vicesegretaria regionale del Pd, si tratta della riconferma ai vertici della federazione provinciale retta da Luca Fantini in vista delle Elezioni regionali 2023.

Con loro, durante lo spoglio, anche il sindaco di Aquino Libero Mazzaroppi – in via di candidatura alle Regionali al posto di Buschini e al pari della Battisti – nonché il capogruppo provinciale del Pd Enrico Pittiglio e l’omologo del capoluogo Angelo Pizzutelli.

Di Stefano, per l’esattezza, ha preso 33.450 voti pesati: 397 voti ponderati, rapportati alla popolosità dei singoli comuni, ricevuti da sindaci e consiglieri comunali in rappresentanza dei cittadini. Germani, con un distacco di appena 1.226 voti, si è piazzato secondo a quota 327. Mastrangeli, invece, si è fermato a 282 voti ponderati: “convertiti” in cittadini, ne sono 27.185, quindi più di cinquemila in meno degli altri.

Provinciali, gli sconfitti

Per il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, sostenuto soprattutto dalla Lega e dal suo coordinatore provinciale Nicola Ottaviani, non c’è stata partita fin dall’inizio. Alle dieci e mezza di sera, a chiusura dello spoglio, sarebbe arrivato terzo dopo Di Stefano e il favorito della vigilia.

Si parla di Luigi “Gino” Germani, il sei volte sindaco di Arce, abbracciato sia dalle correnti minoritarie del Pd – Base riformista di Antonio Pompeo, presidente uscente della Provincia, e l’area dem del Cassinate, capeggiata dal sindaco di Cassino Enzo Salera – che da Fratelli d’Italia, retta a livello provinciale dal deputato Massimo Ruspandini.

Si distingue il “Lord” Mastrangeli

A distinguersi tra gli sconfitti è stato il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, ribattezzato “Lord” per la sua signorilità, rivolgendo un affettuoso abbraccio al neo presidente Luca Di Stefano durante i festeggiamenti in atto nel salone di rappresentanza del provinciale Palazzo Jacobucci. Mastrangeli gli ha detto: «Sei il cambiamento che volevo anch’io, non ci è riuscito il sottoscritto ma tu». Di Stefano, fortemente emozionato, gli ha risposto: «Grazie Riccardo, sei un signore».

Di fatto si chiude il doppio mandato di Antonio Pompeo, fatto anche di accordi trasversali con il centrodestra. Di Stefano ha detto che vuole “cambiare tutto” nella “Casa dei Comuni” costruita dal predecessore negli ultimi dieci anni. La Provincia ha ormai 93 anni e il suo nuovo presidente è il sindaco di più giovane di tutti.

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