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Sanità

Troppe le aggressioni nelle strutture sanitarie anche in Ciociaria

La Ugl propone di riattivare il portiere all’ingresso di ogni struttura con gli agenti di polizia

Dopo l’ultima aggressione avvenuta a Sora qualche giorno fa la situazione all’interno degli ospedali ciociari sembra essere diventata sempre più insostenibile. Ripetute aggressione al personale sanitario non sembra scuotere la sensibilità della direzione strategica della Asl di Frosinone, e che dire “si stava meglio quando si stava peggio”.

In particolare, quando: nelle sedi dei Pronto soccorsi c’era il posto di Polizia, ora non più! Nelle ore notturne l’ingresso centrale era vigilato dalla presenza di un portiere, ora non più! Le entrate secondarie nelle ore notturne erano regolarmente chiuse, ora non più!; nelle ore notturne vi era presenza di una guardia giurata che controllava gli spazi limitrofi, ora non più!

“Oggi tutto questo è svanito – spiega Rosa Roccatani (Ugl) in una nota inviata alla stampa -  nelle ore notturne libero accesso nelle  entrate secondarie, libero accesso nell’entrata centrale, priva della presenza di un portiere, non esiste un controllo per le zone limitrofe, e accada quel che accada le conseguenze le subiscono i dipendenti: aggressioni a non finire - furti senza precedenti - non esiste un parcheggio dedicato al personale tranne per qualche sparuta struttura  (P.O. Cassino) e quelli esistenti sono privi di qualsivoglia controllo manchevoli finanche di video sorveglianza, quindi, il personale è esposto ad inevitabili aggressioni a cui si aggiungono atti vandalici alle autovetture parcheggiate a cui tranne l’interessato colpito nessuno paga!

Una mancata sicurezza, afferma la UGL Salute che rientra nelle responsabilità della direzione e che deve da questa essere attenzionata: ripristinare quindi il vecchio sistema con la presenza di un portiere all’ingresso centrale, chiudere le entrate secondarie, riattivare il posto di polizia nei pronto soccorsi, disporre un parcheggio dedicato e sicuro ai dipendenti, ripristinare il controllo delle zone adiacenti le strutture è un atto dovuto, doveroso e necessario a ridimensionare le facili aggressioni, furti,  atti vandalici a scapito dei tanti lavoratori messi in balia di malintenzionati vaganti”.

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