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Vaccino Junior, Anastasia: “Stiamo perdendo i migliori anni della nostra vita, ma questo può farci rivedere la luce”

La testimonianza della giovane ciociara Anastasia Pasotti, vaccinatasi all'ospedale Spaziani di Frosinone durante l'Open Day Under 16 anti Covid. "Questi mesi -racconta - sono stati complicati sia nella vita scolastica che in quella privata"

Anastasia Pasotti è una dei tanti giovanissimi ciociari che hanno approfittato degli Open Day Junior, rivolti agli Under 16, per vaccinarsi contro il Covid. Lo scorso 13 giugno si è recata presso il centro dell’ospedale Spaziani di Frosinone e le è stata somministrata la prima dose del vaccino Pfizer.  

Oltre a complimentarsi con tutta l’équipe medica del nosocomio frusinate, “per la loro organizzazione e la grande professionalità - ha scritto alla Asl – e per avermi fatta sentire tranquilla ed incoraggiata”, ha inviato una lettera all’Azienda sanitaria che è un manifesto generazionale ai tempi del Covid.

Nella sua missiva Anastasia premette che “stiamo perdendo i migliori della nostra vita, che purtroppo non torneranno mai indietro” ma subito dopo, al di là della sua giovanissima età, lancia un messaggio di grande maturità: “Con questo vaccino posso sentirmi più tranquilla, sia per me che per chi mi circonda. È un piccolo gesto individuale, che se fatto in massa può farci riemergere per tornare a vedere la luce”.

La lettera inviata dalla giovane Anastasia alla Asl di Frosinone

“Finalmente anche io il 13 giugno ho avuto l’opportunità di vaccinarmi nell’Open Day della fascia Junior - scrive Anastasia Pasotti - Abbiamo trascorso un periodo molto lungo, più di un anno in presenza di questo “nemico invisibile” che ci ha privato di tutte le nostre libertà, tenendoci reclusi quasi sempre in casa, distanti da tutti. Da adolescente posso dire che per me, come per i miei coetanei, vivere questo periodo della vita così, isolati e sempre soli, è davvero infelice”.

“Questi mesi sono stati complicati sia nella vita scolastica che in quella privata - esterna poi - A scuola è stato molto complesso: abbiamo frequentato delle lezioni in classe, altre da casa, io ed i mei compagni per i primi mesi siamo stati insieme, ma poi ci hanno divisi in quanto nelle aule non sempre è facile riuscire a mantenere il distanziamento sociale per garantire una maggiore sicurezza”.

“Incontrare i propri parenti ed amici è diventato un rischio – va avanti - Essere a contatto con i propri nonni è troppo pericoloso, infatti la visita quotidiana che si riservava loro è mutata in un saluto saltuario per salvaguardare e difendere la loro incolumità. Fortunatamente, però, con Internet si ha la possibilità di scriversi, videochiamarsi e chiamarsi, in modo tale da continuare comunque a mantenere i rapporti con il mondo esterno”.

“Prima dell’avvento del Covid Internet e la rete erano spesso disprezzati, ma adesso sono diventati mezzi fondamentali senza i quali saremmo stati isolati in tutti i sensi - conclude - Con questo vaccino posso sentirmi più tranquilla, sia per me che per chi mi circonda. È un piccolo gesto individuale, che se fatto in massa può farci riemergere per tornare a vedere la luce”.

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