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Martedì, 30 Aprile 2024
Sanità

Ricerca sulle malattie onco-ematologiche, tra i cinque premiati del progetto "Gold for Kids" anche una frusinate

La ricercatrice ciociara: " Il mio principale interesse è stato ed è il cancro, al quale ho dedicato tutta la mia vita lavorativa"

Si rinnova l’impegno di Parmalat, al fianco di Fondazione Umberto Veronesi fin dal 2016, a supporto della ricerca scientifica in Italia e dei talenti impegnati nel progetto Gold for Kids, a favore della ricerca oncologica pediatrica.

Per il biennio 2022-2023, a beneficiare del sostegno economico per la ricerca sulle malattie onco-ematologiche sono 5 scienziati, tra cui Luana Abballe, laureata in Biotecnologie Mediche presso l’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" e PhD in Tecnologie Biomediche nello stesso Ateneo.

Con il progetto Gold for Kids, nel quale rientrano gli studi della ricercatrice frusinate, la sinergia tra Parmalat e Fondazione Umberto Veronesi ha anche l’obiettivo di promuovere stili di vita sani e di fare informazione sui temi di nutrizione con notizie scientificamente vere, in modo serio, accurato e sempre aggiornato, spazzando via dicerie infondate e false credenze.

“In continuità con l’impegno del gruppo a favore del sociale, abbiamo scelto di sostenere Fondazione Umberto Veronesi rinnovando il supporto a un progetto di alto spessore in favore della ricerca e dell’innovazione, da sempre nel DNA di Parmalat. Sostenere ricercatori che dedicano la vita ad aiutare altri ci dà infatti grande soddisfazione – afferma Maurizio Bassani, General Manager di Parmalat – Vogliamo offrire un contributo concreto alla ricerca scientifica in Italia, che passa dall’incoraggiare gli studi di talenti brillanti come Luana: sostenere i giovani ricercatori a proseguire qui la loro missione è fondamentale per il futuro del nostro Paese”.

Il ruolo della ricercatrice frusinate

La ricercatrice svolgerà il progetto di ricerca sul ruolo della “via di segnale” UPR nella progressione tumorale del medulloblastoma, con l’obiettivo di identificare nuovi bersagli farmacologici, grazie a una borsa di ricerca messa a disposizione da Parmalat, in collaborazione con Fondazione Umberto Veronesi.

“In realtà fare il ricercatore non era il mio sogno fin da piccola, l’unica cosa che sapevo è che avevo una passione per le scienze naturali ed in particolare per la biologia. Ho deciso quindi di intraprendere durante gli studi universitari un percorso improntato sullo studio delle scienze biologiche e delle biotecnologie. Mi sono appassionata alla biologia cellulare e molecolare, alla fisiologia e alla patologia. Studiare queste materie ti portano a comprendere pienamente i meccanismi alla base dei processi fisiologici della vita e anche della patologia. Il mio principale interesse è stato ed è il cancro, al quale ho dedicato tutta la mia vita lavorativa. Il cancro è un mondo spaventoso e allo stesso tempo affascinante, conoscere e scoprire i meccanismi che le cellule tumorali usano per adattarsi, per evadere i segnali del nostro corpo, per crescere in maniera incontrollata rende questa sfida ardua e motivante”, dichiara Luana Abballe.

La ricercatrice frusinate si occupa attualmente di studiare e comprendere il meccanismo di risposta allo stress UPR nel medulloblastoma.

Spiega Abballe: “Il medulloblastoma (MB) è il tumore cerebrale più comune in età pediatrica: a causa della sua capacità di crescere rapidamente, dare metastasi e recidive, per molti bambini la prognosi può essere infausta. Il MB origina nel cervelletto (area deputata al controllo dell’equilibrio e dei movimenti) da cellule non ancora mature: le cellule staminali tumorali. La presenza di questa popolazione cellulare rappresenta un grande vantaggio per il tumore e ne promuove la progressione, la recidiva e la resistenza alla terapia convenzionale.”

Studi recenti hanno dimostrato che le cellule staminali tumorali esposte a segnali di stress provenienti dall’ambiente circostante, come quelli causati dalla chemio/ radioterapia, attivano meccanismi di risposta allo stress per sopravvivere.

Prosegue Abballe: “Obiettivo del progetto sarà studiare la funzione di una delle vie di risposta allo stress nelle cellule staminali di MB: la risposta alle proteine mal ripiegate (UPR) - cioè non correttamente formate. La comprensione del ruolo biologico della “risposta UPR” farà luce sui meccanismi di progressione tumorale e permetterà di individuare nuove molecole bersaglio per terapie mirate per il medulloblastoma”.

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