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Sabato, 27 Aprile 2024
Sanità

Presidio alla Asl di Frosinone: "Combattiamo insieme per il diritto alle cure"

Durante la mattinata la delegazione dello SPI CGIL Frosinone Latina è stata ricevuta dal Commissario Straordinario della ASL di Frosinone

Lo SPI CGIL in Presidio oggi, 21 febbraio, davanti la Direzione Generale della ASL di Frosinone per denunciare che il diritto ad accedere alle cure sanitarie pubbliche nei tempi opportuni - obiettivo previsto dal Piano regionale riduzione liste di attesa - nella realtà non viene dalle ASL ancora adeguatamente portato a conoscenza dei cittadini-utenti e spesso viene ostacolato. A spiegare la manifestazione è stato, tramite una nota, il Segretario Generale SPI CGIL Frosinone Latina, Beatrice Moretti.

"L’iniziativa di oggi, che rientra nell’ambito della più ampia mobilitazione organizzata contestualmente dallo SPI CGIL di Roma e Lazio sull’intero territorio regionale, intende richiamare l’attenzione dei cittadini utenti sulla scarsa trasparenza e informazione da parte delle ASL quando ci si rivolge all’infrastruttura di prenotazione (CUP o Recup) e agli URP.

La carenza di informazioni agli sportelli e nei social media aziendali:

  • penalizza ancora una volta, soprattutto gli anziani, i più deboli.
  • Riguarda le modalità per richiedere il rispetto dei tempi di attesa, i percorsi di garanzia e il corretto esercizio sostitutivo dell’intramoenia a carico dell’Azienda con il solo pagamento del ticket ove dovuto.

Alla luce della condizione critica in cui versa l’offerta sanitaria pubblica in particolare nella provincia di Frosinone lo SPI CGIL di Frosinone Latina.

Le richieste

  1. Il miglioramento della qualità della rete del sistema erogativo aziendale che, fra le azioni da attivare, viene individuato come prioritario dal Piano regionale riduzione liste di attesa. Un esempio per tutti riguarda il servizio di assistenza domiciliare, rivolto per definizione all’utenza più fragile ed anziana, che nella ASL di Frosinone è stato progressivamente “svuotato” di professionalità con la sua esternalizzazione, con notevole aumento di costi a carico della spesa pubblica, per cui di fatto le UVM (Unità Valutativa Multidisciplinare) non sempre garantiscono la necessaria valutazione sociale oltre che quella sanitaria per la presa in carico dell’assistito.
  2. La programmazione delle specifiche azioni che, a tal fine, vanno rivolte ai diversi fattori che concorrono alla produzione diretta delle prestazioni specialistiche. A tale proposito questo Sindacato reputa quindi prioritario mettere in trasparenza l’operato dell’Azienda ASL di Frosinone rispetto all’azione di verifica della corretta gestione della specialistica ambulatoriale esterna, soprattutto in merito alla esigenza di prevedere la necessaria sostituzione degli specialisti ambulatoriali in caso di loro assenza, per evitare che vengano persi appuntamenti già fissati, rischiando di creare oltretutto gravi disagi all’utenza, potenziale causa peraltro di ulteriore allungamento dei tempi di attesa a danno dei cittadini.
  3. Il cambiamento dei modi di produzione delle prestazioni che dipende dalla giusta attenzione della ASL a tutti i nodi della rete erogativa: i cittadini, le infrastrutture di prenotazione (cup, recup), i medici di famiglia, la specialistica territoriale e ospedaliera. È necessario pertanto intervenire fattivamente da parte aziendale sulla gestione delle liste di attesa, garantendo prima di tutto una corretta informazione all’utenza rispetto al diritto che le persone hanno di prenotare una prestazione sanitaria entro i tempi previsti dall’impegnativa rilasciata dal medico nell’ambito della propria ASL di residenza, garantendo la piena trasparenza dell’operato della ASL di Frosinone e del CUP.
  4. La riduzione significativa delle differenze territoriali e strutturali dei punti di erogazione della ASL. Nella ASL di Frosinone in particolare le criticità maggiori riguardano i servizi territoriali erogati dai Distretti A (Alatri/Anagni) e C (Sora), che non sono collocati in strutture dedicate, ma sono ubicati in modo frammentato e convivono con servizi ospedalieri con gravi problemi di spazi a disposizione, che di fatto precludono la possibilità di attivare nuovi servizi o implementare quelli già esistenti.

Questi sono i principali obiettivi con cui abbiamo aperto la nostra Campagna di riduzione delle liste di attesa, che più in generale è direttamente collegata alla difesa del Servizio Sanitario Pubblico ed universale, che intendiamo rilanciare formulando proposte su cui chiediamo di aprire un confronto con la ASL di Frosinone, anche sollecitando la riattivazione dell’Osservatorio sulle Liste di Attesa, importante organismo di monitoraggio dei tempi di erogazione delle prestazioni sanitarie che è stato costituito ma non più convocato da parte aziendale. Durante la mattinata la delegazione dello SPI CGIL Frosinone Latina è stata ricevuta dal Commissario Straordinario della ASL di Frosinone". 

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