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Festa dell'Epifania: perchè si regala la calza?

Ecco alcune curiosità legate alla festa della Befana. Dalle origini tra sacro e profano, alle calze piene di dolci fino ai Re Magi

Il 6 gennaio si festeggia la festa dell’Epifania, che tutte le feste porta via, come dice il proverbio! Si chiudono le festività natalizie e arriva nell’immaginario collettivo la Befana a cavallo della sua scopa per portare dolci e carbone ai bambini. La festa è legata, a livello religioso, all’arrivo dei Re magi nella capanna dove il 25 dicembre è nato Gesù ma, oggi, il riferimento profano alla simpatica vecchina non può mancare!

Nonostante si tratti di una ricorrenza molto amata in Italia, c'è stato un periodo storico in cui era stata soppressa: la legge 5 marzo 1977 inserì l'Epifania tra le giornate che cessavano di essere festive. Solo nel 1985 con il governo Craxi venne poi ripristinata.

Chi è la Befana?

Ancora una volta il sacro incontra il profano. Infatti la parola Befana non vuol dire altro che Epifania, dal greco Bifania “manifestazione divina”. Le sue origini sono infatti pagane, precisamente romane. Infatti, se la data del 25 Dicembre è stata scelta per il Natale partendo dalla festività romana del Sol Invictus, cioè quando il sole vince sul giorno più lungo dell'anno che è il solstizio d'inverno, la befana ha origini legate alla figura della dea Diana. Era usuale infatti tra i romani celebrare 12 giorni dopo il Sol Invictus, la figura femminile rappresentata da Diana, dea sia dell'abbondanza che della cacciagione. Ma Diana non era certo la Befana! In realtà il ‘merito’ va dato alla chiesa cattolica dell'Alto Medioevo, che condannò i riti propiziatori del 6 Gennaio trasformando Diana in una strega.  Con il passare del tempo il termine è stato trasformato prima in “bifania”, poi in “beffania”, fino ad arrivare alla Befana che conosciamo oggi.

Perché la Befana regala una calza?

La leggenda narra che, mentre erano diretti a Betlemme per portare i loro doni a Gesù Bambino, i Re Magi avessero chiesto delle informazioni ad una vecchina incontrata lungo la strada, per caso. Quest'ultima, però, non si era voluta unire a loro, nonostante le insistenze dei tre Re. Si pentì subito della sua decisione ed a quel punto preparò un cesto pieno di dolci di ogni tipo, andò alla ricerca dei Re Magi ma non riuscì a incontrarli. Lungo il cammino allora la vecchina donò quei dolciumi ai bambini che incontrava per strada, nella speranza che uno di loro fosse  Gesù. E' proprio per questo motivo che da quel momento c'è l'usanza di regalare la calza piena di dolci ai bimbi buoni.

Perché arriva dal camino e a cavallo di una scopa?

Non solo Babbo Natale ma anche la Befana cerca i caminetti per entrare nelle case e portare i suoi doni. Perché? Semplice! Simbolicamente il camino è un collegamento tra cielo e terra. Sappiamo bene che la Befana pur non essendo una strega viaggia a cavallo di una scopa. Il motivo è molto originale: la scopa è un antico simbolo portafortuna capace di portare purificazione nelle case e nelle anime. Così come l’abbigliamento che la contraddistingue o il suo aspetto di vecchina rugosa, con scarpe rotte e vestiti rattoppati rappresentano la morte dell’anno passato.

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