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Cassino, un 65enne picchia prima la moglie e poi il cancello d’ingresso. Arrestato

  Continuano con impegno da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cassino, i servizi di repressione dei reati in materia di violenza sulle donne. Nel fine settimana, in Piedimonte San Germano, personale della locale Stazione traeva in...

Continuano con impegno da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cassino, i servizi di repressione dei reati in materia di violenza sulle donne.

Nel fine settimana, in Piedimonte San Germano, personale della locale Stazione traeva in arresto nella flagranza del reato di “Stalking”, un 65enne del luogo.

L’uomo veniva sorpreso mentre, in preda ad una crisi di nervi, colpiva mediante una catena “antifurto” in acciaio, il cancello d’ingresso dell’abitazione dell’ex moglie, urlando e minacciandola di morte. I militari intervenuti, provvedevano immediatamente a bloccare l’uomo che, nonostante la presenza dei Carabinieri, continuava a inveire all’indirizzo della donna.

Gli operanti accertavano che la vittima, era stata in precedenza colpita con la predetta catena al polso e alla nuca, tanto da procurarle lesioni sottoposte a cure da parte dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Cassino. Nella circostanza i militari recuperavano la borsa della donna, contenente i suoi effetti personali e il telefonino, che la stessa aveva abbandonato fuggendo prima di rinchiudersi in casa all’atto dell’aggressione.

La vittima riferiva agli operanti, che l’episodio non era che l’ultimo di una serie reiterata di atti vessatori e persecutori, consistenti in violenze e minacce susseguitesi dall’atto della loro separazione avvenuta nel corso dell’anno 2013.

Dopo le formalità di rito l’uomo è stato ristretto in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, in attesa della convalida dell’arresto e del rito direttissimo.

SORA, DENUNCIATE SETTE PERSONE PER RISSA AL BAR SANZIONI AMMINISTRATIVE

A Sora, i militari della locale Stazione, unitamente a quelli del NORM della Compagnia, a conclusione di attività info-investigativa deferivano in stato di libertà 7 persone di età compresa tra i 28 ed i 56 anni residenti nel comprensorio, per il reato di rissa.

Le indagini venivano intraprese a seguito di un referto medico rilasciato in data 25 giugno 2015, dal locale Pronto Soccorso ad un 44enne della zona, che aveva riportato 25 giorni di prognosi per un’aggressione avvenuta, per futili motivi, all’interno di un bar di Sora ed a seguito della quale si sviluppava una rissa all’interno dell’attività commerciale. Nel corso degli accertamenti emergeva altresì che il ferito al momento dei fatti era ubriaco, motivo per il quale veniva anche deferito per ubriachezza, mentre al titolare dell’esercizio commerciale veniva applicata una sanzione amministrativa per non aver rispettato nell’occasione l’orario di chiusura.

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