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Regione, Donetti nuovo dg asl Viterbo via libera da commissione salute

La commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha espresso parere favorevole a maggioranza (8 sì, 5 no) sullo schema di decreto numero 23/VII a firma del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, riguardante...

La commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), ha espresso parere favorevole a maggioranza (8 sì, 5 no) sullo schema di decreto numero 23/VII a firma del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, riguardante la nomina del nuovo direttore generale della Asl di Viterbo nella persona di Daniela Donetti, attualmente direttore amministrativo della stessa Azienda sanitaria.

L'incarico avrà la durata di tre anni dal momento del conferimento. Eventuali ricorsi giurisdizionali al Tar sono ammessi nei termini di 60 giorni.

Donetti - parmense, classe 1969 - succede al commissario straordinario Luigi Macchitella.

Laureata in Economia e Commercio e successivamente specializzata alla Scuola di Pubblica Amministrazione della Regione Umbria, prima di approdare in Tuscia aveva ricoperto ruoli direttivi e manageriali al San Camillo-Forlanini, al Santa Maria di Terni, all'Asl 3 dell'Umbria.

Il dibattito che ha preceduto il voto sullo schema di decreto è stato contraddistinto dalle critiche dei consiglieri di opposizione sulle modalità e i criteri di nomina di Donetti, a partire dalla sua assenza nella cosiddetta "short list" stilata da Agenas e adottata dalla Regione per scegliere i nuovi direttori generali. In particolare, il Nuovo Centrodestra ha portato all’attenzione della Commissione recenti articoli di stampa sull’acquisizione da parte della Guardia di Finanza di documenti all’interno della sede della Asl, mentre il Movimento 5 Stelle ha evidenziato il profilo prettamente amministrativo e non sanitario di Donetti, invocando una maggiore trasparenza in sede di nomine di così alto impatto sulla cittadinanza.

Il responsabile della cabina di regia della sanità laziale, Alessio D'Amato, ha così replicato: "Miriamo innanzitutto a superare un lungo periodo di commissariamento non più giustificabile agli occhi della cittadinanza. Il meccanismo della 'short list' è sicuramente adiuvante nelle scelte che abbiamo preso e dovremo prendere, ma non escludente. In questo caso, infatti, abbiamo voluto premiare la continuità, visti gli ottimi risultati raggiunti dalla Asl di Viterbo in questi anni di gestione Macchitella-Donetti. Quanto a presunte indagini in corso – ha concluso – sono certamente frutto di azioni di audit promosse dalla stessa Asl, nell’interesse della collettività".

ABBRUZZESE (FI): ANCHE D'AMATO AMMETTE CHE SISTEMA SANITARIO E' MALATO. ZINGARETTI AMMETTA DI AVER SBAGLIATO

"Anche D'Amato presidente della Cabina di Regia per la Sanità del Lazio afferma che il nostro sistema sanitario è malato. Lo dice apertamente in un articolo apparso oggi su Repubblica.it, ma non poteva fare altrimenti considerati i dati pubblicati dal Censis. Zingaretti ha elaborato un modello organizzativo che non ha dato i riscontri efficienti. Ora ammetta di aver sbagliato". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.

"Quattro laziali su cinque scelgono i privati a causa delle lunghissime liste di attesa. Il 42% dei romani apprezza la sanità regionale. Un dato di certo negativo che diventa drammatico nelle altre province. Solo il 20,1 per cento dei cittadini è soddisfatto dell'assistenza assicurata da ospedali, ambulatori, centri di assistenza sanitaria.

Questa analisi fa il paio con quella dell'Agenas in cui si è palesato un saldo negativo per la Regione Lazio, per quanto concerne la mobilità passiva pari a - 201 milioni di euro.

Intanto dalla cabina di regia non contenti del parere dei cittadini annunciano altre razionalizzazione che tradotto, significa, altri tagli ai servizi ed altri disagi per i cittadini e, sicuramente altra mobilità. Passiva.

Il rapporto del Censis w dunque l'opinione dei residenti nella Regione Lazio scagiona, qualora ce ne fosse stato il bisogno, tutte le nostre critiche verso la politica sanitaria di Zingaretti, da qualsivoglia accusa di strumentalizzazione politica delle criticità del sistema sanitario regionale. Al governatore ormai non rimane di ammettere le sue colpe ed elaborare anche con l'aiuto delle opposizioni un nuovo modello di sanità che tuteli veramente le esigenze dei cittadini". Ha concluso Abbruzzese.

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