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Cultural…mente Pastena : presentazione del libro “In pessimo Stato”

L’amministrazione comunale ha invitato a Pastena il magistrato Otello Lupacchini che presenterà il suo recente libro “in pessimo Stato” sollecitato dalle domande del direttore de “L’ inchiesta” Stefano di Scanno.

L’amministrazione comunale ha invitato a Pastena il magistrato Otello Lupacchini che presenterà il suo recente libro “in pessimo Stato” sollecitato dalle domande del direttore de “L’ inchiesta” Stefano di Scanno.

La discussione di tematiche così impegnative e coraggiose serve innanzitutto a dare continuità ad un ciclo di incontri culturali che hanno come punto di riferimento la casa che l’attore Nino Manfredi abitò nei primi anni della sua infanzia e a far rivivere idealmente e fisicamente la piazza principale del nostro borgo storico.

La società contemporanea si sposta verso i centri commerciali dove è possibile consumare di tutto, tecnologia, alimenti, vestiario, cibi e hobby mentre noi tentiamo di riportare la gente nei paesi che per secoli sono stati la culla e la fucina di idee e di rinnovamento culturale.

Inoltre la presenza del dott. Otello Lupacchini deve essere utile a far riflettere sulla profondità e la drammaticità della corruzione sociale che dapprima si affianca, poi infiltra e infine si radica nelle pubbliche istituzioni.

Anche il più remoto amministratore deve rendersi conto che la società va difesa dal malgoverno e dal malaffare e ognuno deve impegnarsi per spezzare i legami dei tanti comitati d’affari che producono miseria e sottosviluppo.

Il libro”in pessimo Stato” dimostra che nei decenni passati le alleanze tra potere politico e clericale, tra banchieri e professionisti hanno dominato la vita pubblica italiana, e ha modificato profondamente il rapporto tra i cittadini e le istituzioni.

Gli affari illeciti e le ambizioni personali hanno talora prevalso sulla tutela del bene comune e la classe politica corrotta e ricattabile ha favorito l’abbraccio con il potere mafioso che si è affiancato e rafforzato nella società italiana.

Chi ritiene che fare politica sia solo pensare al presente o chi pensa che l’amministrazione della cosa pubblica sia solo risolvere i problemi contingenti del quotidiano rischia di non fare nulla che possa contrastare il clientelismo e il voto di scambio che hanno provocato, negli anni la bancarotta della nostra economia e creato disuguaglianza e ingiustizia sociale.

Le cronache descrivono ogni giorno episodi di arricchimenti illeciti, di cricche e di cerchi magici che nella piena impunità e spesso nell’indifferenza della società civile, utilizzano beni e risorse pubbliche per fini illeciti e personali, questo non dovrebbe accadere perché rappresenta la negazione dei valori etici e dei capisaldi della nostra costituzione .

Noi vogliamo far crescere una nuova classe dirigente capace di farsi carico delle istanze di uguaglianza, democrazia , pace e giustizia sociale senza le quali la società va alla deriva e crea miseria, sottosviluppo e tensioni sociali.

il sindaco Arturo Gnesi

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