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Paliano, parla l’ex assessore Giannetti; alcuni amministratori tornassero “nel regno della nullità politica”

Di Giancarlo Flavi Importante presa di posizione contro questi “falsi poeti della politica” locali che invece di amministrare sono stati invitati a tornare nel “regno della nullità”.

Di Giancarlo Flavi

Importante presa di posizione contro questi “falsi poeti della politica” locali che invece di amministrare sono stati invitati a tornare nel “regno della nullità”.

Così ha scritto sul suo profilo di facebook l’ex assessore ai Lavori Pubblici Alberto Gianneti, che stanco di essere preso per i fondelli elogia Tommaso Cenciareli “che non avrebbe ma tradito il mandato elettorale”. "Nelle prossime elezioni amministrative il mio voto sarà a favore di Tommaso Cenciarelli - detto scartoccione - per il semplice fatto che, nonostante non condivida nulla di costui, politicamente parlando, non tradirebbe mai il mandato conferitogli dagli elettori. Molti nostri concittadini meriterebbero il 6 politico soltanto per come hanno lavorato al servizio della collettività e della società, senza fini reconditi. Non come certi falsi scienziati che con la loro prosopopea meritano soltanto la scuola serale, che già sarebbe un lusso. Accettate almeno un consiglio, smettetela di fare del moralismo con eccessiva intransigenza, nel caso non ci riuscite, tornate dove stavate -nel regno della nullità- .

Così, facendo Alberto Giannetti ha definito il nostro sindaco un “traditore” politico ovviamente. E’ un altro vocabolo entrato nel linguaggio politico ed è questa la novità, dopo la presa di distanza dal suo operato di Ficoroni e della Campoli che in Consiglio Comunale hanno costituito un altro gruppo politico.

Ci sembra molto chiaro il messaggio e soprattutto si capisce bene la persona a cui è indirizzato. Noi lo interpretiamo così. Chi ha tanta prosopopea politica? E’ presto detto: Ovviamente il selfiemaniaco Sindaco Alfieri chi? per il suo modo di parlare e agire. Perché spesso quando parla non si rende conto della persona che ha avanti a se e allora straparla perché pensa di essere un nuovo profeta politico locale. Solamente lui capisce di politica, gli altri non contano.

Quante volte abbiamo scritto che per fare l’amministratore pubblico o meglio ancora il politico bisogna essere dotati di umiltà. Cosa questa che manca al nostro selfiemaniaco sindaco Alfieri Chi? E si è evidenziato anche in Consiglio Provinciale, dove nelle recenti elezioni è entrato per il rotto della cuffia.

Ecco, è proprio questo quello che manca a certi personaggi politici, i quali dopo aver raggiunto l'apice della carriera per grazia ricevuta e non certo per le loro capacità intellettuali, si arrogano il diritto alla prosopopea ed ecco perché l’ex assessore Giannetti ha centrato l’obiettivo, perché anche lui è stato assessore ed in passato mai si era permesso di alzare la voce. Ha sempre cercato di essere utile a tutti e di mettersi al servizio della città che lo ha eletto con la propria modestia e la propria cultura pronto ad essere al servizio di tutti.

Oggi vi sono altre generazione di politici. Ma con la modestia e il saper fare politica con il cervello, ad esempio il Sindaco Ottaviani a Frosinone, recentemene, ha ottenuto una vittoria al primo turno arrivando al 57 percento perché ha saputo entrare nel sociale rinunciando alla metà del proprio stipendio di amministratore e dei suoi colleghi. Cosa questa che ha permesso di risparmiare 750.000 euro in cinque anni, soldi che sono stati rimessi a disposizione degli studenti e degli anziani.

E’ capace il nostro selfiemaniaco Alfieri chi? A ridursi la metà stipendio da sindaco che ammonta 1.700 euro circa al mese per darlo ha chi ha più bisogno?

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