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Paliano, presentato il libro su Antonello Ruffo di Calabria: “Il principe che spostava le colline”

"Il Principe che spostava le colline-Antonello Ruffo di Calabria"  di Giusy Colmo è libro che ha raccolto le confessioni dell'uomo che ha segnato profondamente la storia non solo di Paliano ma di tutta la zona ai confini tra le provincie di Roma e...

"Il Principe che spostava le colline-Antonello Ruffo di Calabria" di Giusy Colmo è libro che ha raccolto le confessioni dell'uomo che ha segnato profondamente la storia non solo di Paliano ma di tutta la zona ai confini tra le provincie di Roma e Frosinone.

Il volume è edito dalla Castelvecchi –lit Edizioni srl, e fa parte di un progetto grafico di Collana & Cover Layout: Bruno Apostoli, ed è uscito nel momento in cui forse la dinastia Ruffo sta perdendo tutto il suo terreno a Paliano, ma è un libro che segna anche la storia moderna della città di Paliano.

E’ stato presentato sabato all’interno della sala conferenze della BCC di Paliano, con la quale Ruffo ha avuto tante “battaglie” perché lui parlava di ambiente e sociale; la Banca, ovviamente parlava di economia ed giustamente rivoleva i soldi che aveva gli aveva prestato per pagare gli operai che sono stati tutti comunque sempre pagati .

E’ un libro conferma dove c'è tutta la storia della Selva ex Parco Uccelli (fatto diventare dalla Regione Lazio della Presidente Polverinim che ne acquistò circa 350 ettari di terreno compreso il borgo, Monumento Naturale dalla Regione Lazio per cercare di proteggere tutta la proprietà) un grande appezzamento di terreno circa 650 ettari, inizialmente acquisito dai Gazzelli di Rossana, moglie di Fulco Ruffo di Calabria, acquistato nel lontano 1926.

Il libro in cui lo stesso Antonello Ruffo conferma anche in tarda età che: “ Sono sempre stato allergico alla noia e i noiosi non mi sono mai piaciuti. Per dire la cosa più matta che ho fatto devo concentrami, perché ne ho combinate tante. Ho tanti difetti e ho avuto tanti nemici. So di aver fatto soffrire molte persone, ma sono arciconvinto di tutto quello che ho fatto. Tornassi indietro, rifarei ogni cosa”. Questo sta ad indicare la volontà di un uomo che a Paliano ha davvero dato tanto, perché è andato contro corrente in tutti i sensi. L’amministrazione Comunale di Paliano, che non lo ha mai capito, tentava lo sviluppo industriale, lui pensava all’ambiente, pur sapendo che per far crescere le piante ci volevano anni ma era il suo obiettivo.L’ex parco Uccelli ha portato milioni e milioni di persone in città e lui voleva costruire un’ovovia per poi farle arrivare nel borgo ed ha fatto conoscere la città di Paliano in tutto il mondo ne è stato un bellissimo esempio di integrazione e di turismo ambientale sviluppato nel pieno della civiltà economica, o meglio del boom economico Italiano.

Brava è stata la collega Giusy Colmo a saper raccogliere la testimonianza di un uomo, che provato dalla vita, dai tanti guai che gli stavano piovendo addosso a raccogliere e poi mettere in fila tutti quello che Ruffo aveva da dire e lo ha fatto in modo, che pur stando alla suo primo lavoro editoriale di un certo livello, ha saputo bene raccontare, con l’autorizzazione della famiglia, la vita di Antonello Ruffo di Calabria, che è passato anche dalla Dolce Vita romana, quando viveva a Roma, poi il trasferimento nella Selva, dove insieme ai suoi amici si era dedicato all’arte con gli artisti romani, che ha portato anche a Paliano e per tutti citiamo il grande Vangelli che gli aveva riempito il ristorante “il Cardinale”. Ed a proposito di questo ristorante c’è da dire, che durante la presentazione c'è stato l’intervento del notaio Fragomeni che si è presentato con un altro libro, che noi siamo riusciti a fotografare, che parla della storia del Cardinale Fabrizio Ruffo di Calabria, una storia mai uscita fuori fin’oggi e che gli storici di Paliano, farebbero bene a trovare per fare una pubblicazione. Tanto è stato denunciato pubblicamente oggi.

Alla presentazione, inserita all’interno dei festeggiamenti del patrono di Paliano Sant’Andrea, ha partecipato tantissima gente e tutti gli interventi sono stati centrati sugli episodi vissuti da quanti hanno avvicinato don Antonello. Il Sindaco presente, non si è accorto nel suo “peregrinare” sulle nuvole al vento che questo libro è una netta sconfessione della sua politica pseudo ambientalista, perché racconta che il parco è stato costruito dall’uomo e non è naturale. Al fianco di Giusy Colmo, la collega Annalisa Maggi che ha affermato che: “con questo libro è stato reso onore ad un uomo che ha dato tanto alla nostra città”. E che ha permesso di dire alla giovane vice sindaco Valentina Adiutori. “Un libro di facile lettura e comprensibile a tutti avanguardista battagliero con il quale abbiamo avuto un rapporto combattuto e poi da amministratore abbiamo cercato di renderlo fruibile”

“Per me - ha spiegato l’autrice- è stata una storia nella storia, perché arrivata per caso al ristorante il Cardinale, nel 2012, già in decadenza economica ma sempre fiero e da quando l’ho incontrato ho capito che dietro di lui c’era un personaggio importante anche se era mal vestito, un anziano magro ed è nato con lui subito un rapporto empatico e lui, mi incoraggiava perché mi diceva “ Io ho fiducia in te” è stato davvero tanto faticoso stare dietro ad Antonello”. Poi si è sviluppato un interessante dibatto con i presenti, ognuno dei quali ci ha tenuto a raccontare gli incontri più o meno occasionali avuti con un personaggio straordinario di idee innovative perché una ne faceva e mille ne pensava.

Giancarlo Flavi

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