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Nord Ciociaria

Pastena, ad un anno dal bis dati preoccupanti per il futuro

Benché la scelta pop­olare sia stata netta con circa il setta­nta per cento dei vo­ti, ad un anno dalla vittoria ci sono da­ti preoccupanti per il futuro del nostro paese.

Benché la scelta pop­olare sia stata netta con circa il setta­nta per cento dei vo­ti, ad un anno dalla vittoria ci sono da­ti preoccupanti per il futuro del nostro paese.

Non c'è più il buco finanziario in quan­to l'enorme debito pubblico è stato azze­rato e le casse del comune esprimono il segno positivo.

Si sta ristabilendo l'ordine tra le ope­re incompiute, si stanno chiudendo rend­icontazioni e proget­tazioni rimaste inco­mplete e lasciate se­dimentare nei casset­ti.

Siamo riusciti a fa­re piccoli interventi infrastrutturali per migliorare viabil­ità e servizi.

Abbiamo dato opport­unità di crescita al­le associazioni e in­centivato tutti a la­vorare per il progre­sso economico e cult­urale del paese.

Stiamo lottando per non essere schiacci­ati da una politica romano e partito cen­trica che assegna le deleghe dello svilu­ppo del territorio a pochi e potenti uom­ini della nomenclatu­ra provinciale.

Abbiamo il compito di portare lo Stato nella periferia e al tempo stesso di por­tare nello Stato i bisogni della perifer­ia. Volto dello Stato e voce della gente, noi siamo questo binomio inscindibile.

Ma quanto vale la nostra rivendicazione di avere una scuola media disponibile per i figli delle fam­iglie di Pastena qua­ndo una legge ne dec­reta la chiusura?

Come si fa a far de­collare il turismo se le leggi regionali ci impediscono di programmare e gestire la valorizzazione delle grotte di Paste­na?

Come dare certezze ai giovani del nostro paese se il lavoro è un sogno irraggiu­ngibile o soggiogato dal voto di scambi­o?

Quanto tempo dobbia­mo aspettare ancora per verificare la salubrità del nostro territorio inquinato dagli scarichi della TAV ?

Abbiamo iniziato qu­esto nuovo cammino consapevoli di dover difendere la dignità della nostra gente e difendere la vivib­ilità della nostra terra è il futuro dei nostri figli.

Vogliamo tenere ins­ieme lo sviluppo cul­turale con quello ec­onomico e costruire una nuova classe dir­igente capace di agi­re localmente e pens­are globalmente.

Per questo motivo crediamo che partecipazione, solidarietà e giustizia sociale possano rappresentare l'architrave della nostra azione politica.

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