Pastena, con gli incendi di questi giorni “colpo basso” al turismo locale
Avrei voluto scherzare su "Piro men " l'uomo che quando s'incazza diventa un fumino, un tipo caliente che per il suo caratteraccio fa terra bruciata intorno a sé.
Avrei voluto scherzare su "Piro men " l'uomo che quando s'incazza diventa un fumino, un tipo caliente che per il suo caratteraccio fa terra bruciata intorno a sé.
Invece no, questo tizio ha creato un danno enorme al nostro paese e gli incendi di ieri rimarranno come una ferita profonda di questa estate caratterizzata da un cartellone ricco di eventi e di manifestazioni popolari.Lo scoraggiamento e la delusione sono un colpo basso al lavoro svolto in questi anni per la promozione turistica, il rilancio culturale del paese e la salvaguardia del territorio.
Il terremoto non può essere previsto e la forza distruttiva appare per alcuni versi ingestibile ma l'incendio doloso, opera non del caso o dei capricci della natura ma della mano dell'uomo lascia l'amaro in bocca.
Un paesaggio depredato e offeso nella sua dignità, un popolo calpestato nel suo diritto primordiale di poter vivere su un pezzo di terra che offre uno spettacolo unico con le sue pendici selvagge e con i suoi muri a secco, mute testimonianze di secoli di fatica e di sudore.L'indignazione dei giovani non basta, come sono insufficienti le risorse umane e tecniche messe a disposizione dalle istituzioni per fronteggiare questi attentati alla bellezza della natura e alla vita dell'uomo.
Da questa mattina l'immagine di un monte devastato dall'incendio campeggia alle spalle del nostro borgo medievale e mentre si contano i danni e ci si prepara per affrontare l'emergenza ambientale, qualcuno soddisfatto dell'impresa ascolterà divertito i commenti al bar e le reazioni della gente.