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Pastena, Una società non sarà mai giusta se ci saranno donne vittime della violenza.

L’appuntamento con cultural…mente Pastena a casa Manfredi riguarda la presentazione del libro            “le marocchinate “ con l’autrice Stefania Catallo.

L’appuntamento con cultural…mente Pastena a casa Manfredi riguarda la presentazione del libro “le marocchinate “ con l’autrice Stefania Catallo.

Un pensiero alle donne vittime della violenza durante gli anni terribili della seconda guerra mondiale allorché prima della liberazione, l’istinto più barbaro dell’uomo unito ad un rozzo e sordo maschilismo , generò una lucida e criminale ondata di stupri. Donne indifese che per tutta la vita portarono i segni della sopraffazione e della crudeltà della guerra e che piansero in silenzio subendo atteggiamenti discriminatori e di emarginazione dalla stessa società locale. Donne sole e da sempre colpite nella loro dignità ed intimità da gesti squallidi che dovevano rappresentare nella ottusa mentalità il coronamento della vittoria sui campi di battaglia. Concetti anacronistici e beffardi che tuttavia si ripetono in ogni angolo del mondo quando le contrapposizioni ideologiche e religiose sfociano in un conflitto armato e quando il dialogo e la pace cedono il passo alla barbarie e alla guerra. Il libro racconta l’esperienza di donne che furono prese e sfigurate da un’orda di uomini senza scrupoli e senza morale, donne che avevano sofferto la miseria e le privazioni degli anni dell’occupazione delle truppe tedesche e che speravano che la conquista della libertà non fosse così umiliante e spietata. Potrebbero apparire gesti inutili e segnali contraddittori ma oggi è necessario recuperare la memoria storica e non calpestare con l’indifferenza e l’abbandono quelle donne mortificate nella dignità e offese nell’onore. Dobbiamo costruire una nuova società paritaria ed ugualitaria che non generi discrimazioni e violenze e pertanto è necessario partire dalle lezioni, tragiche e funeste del nostro recente passato. Non è il tempo della disattenzione e della vaghezza ma quello della riflessione e del confronto, perché per costruire la pace e il dialogo non possiamo essere da soli ma dobbiamo farlo necessariamente assieme agli altri diversi per culture, sesso, religione, etnia e condizione sociale. Questo libro è utile per non dimenticare ma ancora di più per avere speranza e costruire futuro, e affinché il messaggio si possa radicare nella cultura del paese verrà messo a dimora un ulivo a ricordo di tutte le donne vittime della violenza. il sindaco dott Gnesi Arturo

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