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Piglio, I frati minori conventuali vanno via dallo storico convento di San Lorenzo

La data storica di concedo è per Venerdì 30 Settembre 2016 come da Decreto a firma del Ministro Generale fr. Marco Tasca.

La data storica di concedo è per Venerdì 30 Settembre 2016 come da Decreto a firma del Ministro Generale fr. Marco Tasca. Dopo Ottocento anni dalla nascita dell’Ordine Francescano, avvenuta nel 1209 con la “Conferma della Regola” da parte del Papa Innocenzo III, i frati minori conventuali vanno via dallo storico, antico e suggestivo convento di San Lorenzo. Con l’uscita dei frati da Piglio va via anche una parte di noi, dice un assiduo frequentatore del convento, ed è una grave perdita per la cultura del Paese. I frati hanno rappresentato da sempre un punto di riferimento reale per tutta la popolazione pigliese”. Non si è ancora spenta l’eco della chiusura dell’altro convento dei frati minori di San Giovanni, avvenuta il 22 Settembre 1996, dove poi successivamente si è insediata la “Comunità Nuovi Orizzonti”, sotto l’egida di Chiara Amirante, quando un’altra tegola si è abbattuta sulla testa della comunità pigliese con l’uscita dei frati dal convento di San Lorenzo. Solo qualche tempo addietro, il paese di Piglio poteva vantare uno stuolo di frati e di suore, che nelle contrade sorridevano ai bambini: un retaggio antico che questa pia terra ha coltivato e che ha dato sempre buoni frutti spirituali donando alle generazioni quello spirito di fede e di tradizione che è tipico della zona. Già nel 1656 in una lettera l’arciprete Domenico Gianardi si lamentava di essere rimasto solo, senza l’aiuto di frati e di preti, ma allora a Piglio, come nel resto d’Italia, la peste mieteva migliaia di vittime e non aveva risparmiato neanche la terra di Piglio. La colpa era da addebitarsi al morbo. Oggi a distanza di 360 anni, la storia si ripete, a causa di questo Decreto a firma del Ministro Generale dei frati minori conventuali, per cui don Gianni si troverà da solo a seguire una comunità di 4650 anime, raccolte in due parrocchie, e a organizzare ben 13 processioni.

E pensare che proprio un anno fa (Luglio 2015) il Ministro Provinciale P. Vittorio Trani aveva detto a P. Angelo Di Giorgio, superiore del convento e Rettore della chiesa di San Lorenzo che “il convento è stato scelto come luogo della nascente Provincia Francescana che sarà costituita giuridicamente nel 2017, che troverà le modalità più idonee per gestire il convento di San Lorenzo, mentre è stata decisa la chiusura dei conventi e delle chiese di Colleferro, di Cave, di Bagnoregio e Lavinio. Non solo! Nell’ambito dell’accorpamento delle Province francescane nell’Italia Centrale, il convento di San Lorenzo di Piglio assumerà un ruolo molto ambizioso: ne “diventerà la sede spirituale”, per incontri, ritiri, esercizi spirituali, manifestazioni religiose e culturali e quanto altro di analogo”. Il Capitolo dei francescani che si era tenuto a Piglio sette anni fa, (Luglio 2009), invece, aveva deciso di chiudere il convento per mancanza di vocazioni e, a detta dell’ex P. Provinciale Pier Giorgio Vitelli, il convento doveva essere dato in comodato d’uso alla comunità “Nuovi Orizzonti”. La notizia provocò una grande mobilitazione del popolo pigliese unito da un antico e profondo legame devozionale al Convento e, in particolare, alla chiesa, al Beato Andrea Conti e alla sua grotta, alla cappellina del Sacro Cuore ove è sepolto il venerabile P. Quirico Pignalberi, ma la speranza che ciò non accadesse era alimentata dalle fervide e continue preghiere rivolte al Beato Andrea che, dall’alto dei cieli, le aveva accolte. Del resto questo luogo, santificato dalle orme di San Francesco, del Beato Andrea, di San Massimiliano Kolbe e di San Giovanni Paolo II, è veramente un’oasi di pace, di spiritualità, di invito al raccoglimento: è un patrimonio di sacre memorie da conservare, tutelare e onorare.

Fr MARCO TASCA

Giorgio Alessandro Pacetti

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