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Regione, sanità; Abbruzzese (fi): Asl Frosinone non stabilizza medico pronto soccorso e fa ennesima figuraccia davanti tribunale

"La Asl di Frosinone ne ha combinata un'altra delle sue. Un medico del Pronto soccorso dell'ospedale di Frosinone, a tempo determinato, aveva diritto secondo la  legge sulla stabilizzazione dei precari alla proroga della durata del suo contratto...

"La Asl di Frosinone ne ha combinata un'altra delle sue. Un medico del Pronto soccorso dell'ospedale di Frosinone, a tempo determinato, aveva diritto secondo la legge sulla stabilizzazione dei precari alla proroga della durata del suo contratto fino al 31.12.2018. Con tutte le enormi problematiche di carenza di personale al pronto soccorso, una amministrazione dotata di un minimo buon senso avrebbe dovuto essere contenta della possibilità di mantenere un medico temporaneo ancora per circa due anni in servizio. Ma la Asl di Frosinone che cosa fa? Rifiuta di prorogare il contratto al suo dipendente, il quale più che giustamente si rivolge al Tribunale di Frosinone. Con sentenza 1232/16 il Tribunale di Frosinone respinge le tesi della Asl, riconosce il diritto al medico di avere la proroga lavorativa fino al 31.12.2018 e condanna la Asl a pagare a favore del medico le spese di lite nella parte non compensata". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"Solo dopo la condanna la Asl fa adesso ciò che era metà del suo dovere, e inserisce il medico in questione nel percorso di stabilizzazione dei precari. Siamo di fronte a un fatto disgustoso. Un'azienda che fa di tutto per assumere coadiutori amministrativi, dichiarandoli indispensabili alla cura dei cittadini, poi nega a un medico di pronto soccorso la stabilizzazione prevista per legge, e questi si deve rivolgere al Tribunale per avere riconosciuti i suoi diritti, che poi corrispondono di converso alle esigenze dei cittadini utenti. Ma che grandi geni ci sono alla Asl, che con le enormi carenze esistenti al pronto soccorso, mandano via un medico che per legge debbono avere. Caro Dottore, se anziché salvare la vita alla gente fosse stato coadiutore amministrativo, la Asl di Frosinone si sarebbe precipitata a stabilizzarla. Oppure fosse stato un ambufest, si sarebbe certamente precipitata a prorogarla (come ha fatto per gli ambufest pochi giorni fa) fino al 31.12.2018. Amara ironia. Però è bene che i nostri concittadini queste cose le sappiano". Ha concluso il consigliere regionale Mario Abruzzese.

ACQUA; ABBRUZZESE (FI): DOMANI QUESTION TIME SU FATTURAZIONE ACEA PER AZIENDE ALBERGHIERE FIUGGI

Oggii durante la question time del consiglio regionale sarà discussa la mia interrogazione al presidente della Giunta Regionale, Nicola Zingaretti, dove chiedo di riferire quali interventi intende adottare affinché il sistema di erogazione e fatturazione del consumo di acqua applicato da ACEA nei confronti delle aziende alberghiere del Lazio sia uniforme da un punto di vista territoriale al fine di evitare distorsioni capaci di influire sulla libera concorrenza del settore. Tale quesito nasce dal fatto che nonostante sia palese la crisi economica che ha toccato la città di Fiuggi, gli albergatori vengono letteralmente vessati dalle bollette nota multinazionale romana”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

“ACEA Ato 5 applica, infatti, nei confronti delle strutture alberghiere di Fiuggi il sistema di erogazione e di fatturazione cosiddetto a “concessioni”. Una concessione equivale a 108mc di acqua annui. Ad ogni albergo sono state assegnate, senza sottoscrizione di nessun contratto, una concessione ogni 6 posti letto più una concessione ogni 6 dipendenti. Una concessione di mc 108/annui per 6 posti letto equivale a 18.000 litri di acqua a posto letto all’anno.

Invece, ACEA Ato 2 applica nei confronti degli albergatori di Roma un criterio basato su 220 litri di acqua al giorno per ogni posto letto che equivalgono a 80.300 litri all’anno per posto letto. Il parametro applicato a Roma risulta pari a oltre 4 volte quello applicato a Fiuggi. Questa abnorme differenza relativa ai minimi impegnati fa sì che, per la perversa applicazione delle Concessioni ( tra l’altro con notevoli differenze, a Fiuggi, tra un esercizio e l’altro ) si generano gravosissime eccedenze, il costo delle quali, sommato alle notevoli differenze tariffarie, gonfia in maniera rilevantissima l’importo delle bollette, divenuto insostenibile per gli esercizi alberghieri fiuggini.

Tale circostanza è inconcepibile. Le aziende alberghiere della Regione Lazio non sono tutte uguali tra loro? Zingaretti non può permettere che tutto ciò continui ad accadere, perché sa benissimo che ogni anno i fatturati del settore alberghiero nella città sono sempre in discesa e i bilanci delle aziende, se si continua di questo passo, saranno a dir poco fallimentari. Mi aspetto una celere e concreta risposta dal governatore”. Ha concluso Abbruzzese.

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