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Regione, mafie: tre scuole del lazio vincitrici del concorso della fondazione falcone tra le quali una di Zagarolo

Lunedi 30 maggio, alle ore 11.00 alla sala Tevere in Regione, l’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio consegnerà una targa del Presidente Zingaretti alle tre scuole del Lazio che hanno vinto il concorso nazionale “Diamo...

Lunedi 30 maggio, alle ore 11.00 alla sala Tevere in Regione, l’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio consegnerà una targa del Presidente Zingaretti alle tre scuole del Lazio che hanno vinto il concorso nazionale “Diamo Forza al Nostro Impegno”, promosso dalla Fondazione Giovanni e Francesca Falcone e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Le scuole vincitrici sono: l’Istituto Falcone e Borsellino di Zagarolo, l’Istituto Comprensivo “Belforte del Chienti” di Roma e l’Istituto Comprensivo “Ovidio” di Roma.

Alla cerimonia di premiazione interverranno il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità Gianpiero Cioffredi e i dirigenti del Miur Maria Assunta Palermo e Massimiliano Di Maio.

MAURO BUSCHINI - CECCANO - OSPEDALE CHIUSO CON LA POLVERINI, NOI A PRIMA LA CASA DELLA SALUTE

"Apprendo con stupore, ma con il sorriso, del fatto che un sopralluogo eseguito senza la mia presenza potesse risultare tecnico, mentre la mia presenza avrebbe, di fatto, fatto cadere questi presupposti. Mi chiedo: quali sono le competenze tecnico-sanitarie di Caligiore? Non mi pare affatto che egli ne abbia nel suo curriculum.

Il punto è esattamente il contrario: doveva essere il sindaco ad invitarmi, visto che mi sono adoperato affichè la Casa della Salute di Ceccano ottenesse finanziamento di 900 mila euro che permetterà lavori fondamentali per la piena entrata in funzione della struttura a beneficio del territorio Ceccanese. In realtà mi sono sentito come il guastafeste, forse Caligiore voleva fare un po' il protagonista di una "passerella" e la mia presenza ha scombinato i suoi piani". Lo dichiara in una nota l'Assessore regionale Mauro Buschini. "Me ne dispiaccio, in quanto parliamo di una pagina buia per la storia di Ceccano - ha continuato Buschini - ma sono costretto a ricordare a Caligiore che l'ospedale è stato chiuso dall'ex Presidente della Regione Lazio Renata Polverini, area politica alla quale con questa scenata egli dimostra di appartenere fino in fondo. Voglio, inoltre, rammentare a Caligiore che egli è stato eletto sindaco, non despota, e che anche a Ceccano vige ancora la libera circolazione delle persone. Peraltro la sanità è competenza regionale. Sempre. Non solo quando le cose vanno male. È giusto che la Regione verifichi il corso dei lavori per una struttura che torniamo ad offrire a Ceccano, dopo che altri avevano chiuso l'ospedale". Buschini chiarisce anche la questione legata al tavolo ministeriale sulla Viscolube. "Caligiore forse non lo sa, ma la Regione ha partecipato al Tavolo tecnico ministeriale, per il tramite di Arpa, ovvero l'organo ambientale della Regione. Presente al tavolo, trattandosi di una riunione meramente tecnica, oltre al direttore di Arpa la Regione Lazio era presente al tavolo anche con un funzionario di Frosinone. Aggiungo e concludo: se Caligiore avesse voluto la mia presenza sarebbe bastata una telefonata di collaborazione istituzionale. Perché la difesa della salute dei cittadini non ha colore politico. Ma queste considerazioni, evidentemente, il sindaco di Ceccano non le conosce". SANITA' SIMEONE (FI): “LISTE DI ATTESA, ZINGARETTI PROMETTE DI NUOVO L'ABBATTIMENTO E SMENTISCE SE STESSO” “Il presidente della Regione Lazio continua a vendere fumo sulla sanità. Continua di anno in anno, e questa volta casualmente in piena campagna elettorale, a dire che la rivoluzione di questo settore è stata attuata. Oggi torna a “promettere” che l'abbattimento delle liste di attesa è un problema archiviato. Non vogliamo essere sempre quelli che ricoprono il ruolo di grillo parlante. Ma vogliamo ricordare a Zingaretti che a fine 2013, con la presentazione in pompa magna del piano di abbattimento delle liste di attesa, ci aveva detto la stessa identica cosa. In questi tre anni ogni giorno ci siamo fatti in quattro per fargli notare che quel piano non solo non aveva risolto nulla ma era addirittura riuscito a far allungare le liste di attesa con tempi, ad esempio per una Tac, che sfiorano ancora oggi gli otto mesi. Abbiamo in mille modi, con lettere, interrogazioni, interventi in consiglio regionale sottolineato che quel piano era inattuabile, inconsistente ed inutilizzabile. Le sue dichiarazioni di oggi confermano che le nostre non erano follie di un'opposizione ostruzionistica a priori, ma la fotografia reale di una situazione non più sostenibile per i cittadini costretti a pagare costi altissimi per vedersi riconosciuto il diritto alla cura. Zingaretti oggi ha detto “ È tempo di dichiarare guerra alle liste d'attesa e manterremo anche questo patto, come abbiamo fatto su tante altre cose”. Caro Zingaretti lo hai già detto e non lo hai fatto. Come avevi detto che il Lazio sarebbe uscito dal commissariamento nel 2016 ed oggi la Lorenzin dice che, se siamo fortunati questo avverrà nel 2018, ancora e casualmente in concomitanza delle elezioni regionali. Questa guerra doveva essere vinta ieri e non, forse perchè il condizionale è d'obbligo, domani. Con la vita dei cittadini non si scherza. E Zingaretti su un settore così importante per la vita dei cittadini continua a fare come Totò vendendo quello che non esiste”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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