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Anagni, centinaia tra agricoltori e allevatori alla festa di sant’ Antonio Abate.

Pecore, capre, agnellini, mucche, vitelli, cavalli. Centinaia di animali schierati lungo il percorso della processione per la benedizione del loro patrono, Sant’Antonio.

Pecore, capre, agnellini, mucche, vitelli, cavalli. Centinaia di animali schierati lungo il percorso della processione per la benedizione del loro patrono, Sant’Antonio. E poi i trattori e gli altri mezzi agricoli, oltre un centinaio, parcheggiati davanti al piazzale della chiesa che finita la santa messa, incolonnati come un plotone di soldati in marcia, hanno sfilato tra due ali di folla in un festoso frastuono di luci, suoni e grida per le strade di località Tufano, alla periferia di Anagni. Una celebrazione che ancora oggi, anno per anno, ha dimostrato di saper conservare intatto il fascino delle prime edizioni, trascinando in strada, nonostante la temperatura proibitiva e il forte vento, centinaia di agricoltori e allevatori con famiglie al seguito, come anche decine di famiglie con al guinzaglio gli animali domestici. “Una giornata dalle grandi emozioni. Il mondo rurale – ha commentato Vinicio Savone, allevatore e presidente della Coldiretti di Frosinone che ha collaborato all’organizzazione dell’evento – anche oggi ha dato prova, con una partecipazione senza pari, di quanto sia fortemente radicata nelle campagne di Anagni l’economia agricola che, a differenza di quella industriale, ha superato anche i momenti della crisi peggiore, testimoniando la vitalità di un settore che a pieno titolo è parte integrante della storia cittadina”. Finita la messa è partita la processione con la statua di Sant’Antonio, con una squadriglia di cavalli e cavalieri a fare da apripista e con il lungo corteo di trattori che ha attraversato la piazzetta della contrada, vestita di giallo con gli stand di Campagna Amica e percorso le strade principali della contrada. A dirigere la macchina organizzativa c’era Ennio La Bella, presidente dell’associazione Tufano Insieme che organizza la festa. Al suo fianco i suoi più stretti collaboratori. “Nemmeno una sbavatura, la manifestazione è filata liscia come da programma, con grande soddisfazione di noi tutti. L’agricoltura di Anagni oggi ha dato prova di compattezza, rinnovando le ragioni di una scelta di vita e il forte spirito di appartenenza alla categoria” ha detto Giacomo Cantagallo, componente del direttivo della Coldiretti di Anagni e membro dell’associazione Tufano Insieme.

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