Colleferro, natale senza luminarie. Commercianti inferociti: "una tristezza infinita"
Si avvicina il Natale e per le vie dello shopping di tutto il mondo si allestiscono le luminarie, dal centro alle periferie i negozianti si preparano a fare a gara a chi avrà le più belle.
Si avvicina il Natale e per le vie dello shopping di tutto il mondo si allestiscono le luminarie, dal centro alle periferie i negozianti si preparano a fare a gara a chi avrà le più belle.
Ma non proprio in tutto il mondo, quest'anno a Colleferro, a quando sembra niente luminarie, che conferiscono quella inconfondibile atmosfera natalizia. A risentirne sono i commercianti, che protestano contro l’amministrazione comunale, perché ritengono la mancanza delle luminare un danno economico.
A richiamare l'attenzione domenica 11 dicembre lo sfogo di Marialuisa, una commerciante di via del Corso sulla sua bacheca facebook: " Volevo ringraziare pubblicamente l'amministrazione comunale x aver reso il clima natalizio così austero e privo di attrattive...almeno al momento... mi domando cosa potrebbe mai spingere la popolazione residente e non a passeggiare x le vie buie e tristi di questa città....grazie x questo magico Natale......".
È bastato questo sfogo, per far scoppiare la protesta dell'intera comunità, tra critiche, disperazione e delusione. Nei commenti si legge lo sconforto dei commercianti costretti a chiudere dopo solo cinque minuti d'apertura: "Io non ho aperto apposta ... - racconta la signora Alessandra - Anzi ho aperto con tutta la buona intenzione e ho chiuso dopo 5 minuti ... E sono giunta al tuo stesso pensiero". "Non ci aspettiamo che l’assessorato al Commercio, o chi per esso, sfoderi dal magico cilindro iniziative avveniristiche o fantascientifiche; semplicemente basterebbe un coordinamento di tali attività volte a farci qualificare a pieno titolo. Ripeto, non serve la bacchetta magica, basterebbe coordinare in maniera coerente e consapevole le iniziative, scendere per le strade, conoscere i cittadini, i commercianti, capire cosa non va - racconta un altro commerciante - Forse chi di dovere, in primis consiglieri e assessori, che nelle dovute sedi dovrebbero tutelare e far valere le nostre questioni, dovrebbero domandarsi il perché di tale situazione di scontento, invece di dilapidare tempo in consiglio comunale su questioni di minor rilevanza".
Katia Piacentini