Provincia di Frosinone, il sindaco più giovane corre per la presidenza
Il 32enne Luca Di Stefano, primo cittadino di Sora da appena un anno, è tra i tre candidati a presidente della Provincia di Frosinone. Chi è il candidato sostenuto da gran parte del Pd, Italia viva e pezzi di centrodestra: 200 firme
È diventato sindaco di Sora venticinque anni dopo suo padre Enzo. Il 32enne Luca Di Stefano, da un anno non solo primo cittadino ma il più giovane della provincia di Frosinone, si candida alla presidenza dell’amministrazione provinciale.
Sarà sfida con i colleghi Riccardo Mastrangeli (Frosinone) e Luigi Germani (Arce), anche generazionale visto che l’uno ha 62 anni e l’altro 73. Di Stefano, laureato in tecnologie e gestione dell’innovazione, è politicamente sostenuto dalla corrente maggioritaria del Pd – Pensare democratico, guidata da Francesco De Angelis – nonché da svariati e variegati amministratori del Sorano e del Cassinate.
Ha depositato 200 firme, tra cui quelle di 27 sindaci. Sono sottoscrizioni di tanti sindaci del Partito democratico, ma non solo. Al pari di Germani, è il nome trasversale che è riuscito a mettere d’accordo pezzi di centrosinistra e centrodestra.
Chi è Luca Di Stefano e chi lo sostiene
In precedenza Luca Di Stefano era stato consigliere comunale della Lega, da cui era poi uscito per tornare civico con il suo progetto Made in Sora. Alle scorse elezioni la storica elezione grazie a un asse con il Partito democratico, che vede espressione in Giunta con la vicesindaco Maria Paola Gemmiti.
A votare alle Provinciali, però, sono sindaci e consiglieri comunali. Con lui, al momento della presentazione della candidatura, c’era difatti la capogruppo consiliare del Pd Sora Maria Paola D’Orazio, in rappresentanza dell’alleanza su cui si fonda l’amministrazione comunale. Al momento della presentazione delle firme, tra gli altri hanno presenziato il capogruppo del Pd Frosinone Angelo Pizzutelli e Alessandro Mosticone, consigliere provinciale e comunale di Sora.
A ruota il sindaco di Piedimonte San Germano Gioacchino Ferdinandi, ormai da tempo dissidente di Forza Italia. In aggiunta anche altri due primi cittadini: il democrat Libero Mazzaroppi, di Aquino, e Adamo Pantano, di Posta Fibreno, in quota Italia viva.
