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L'ex sindaco di Frosinone

Sin Sacco, Ottaviani: “Zingaretti e Ministero improvvisatori e dannosi come la pesca a strascico”

Dall'ex sindaco di Frosinone, coordinatore provinciale della Lega e in ballo per una candidatura al Parlamento, una "radecata" al presidente della Regione Lazio e al Ministero della transizione ecologica "per i danni arrecati a imprese e ambiente"

L'ex sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, coordinatore provinciale della Lega e tra i papabili candidati ciociari alle Elezioni politiche 2022, torna a parlare dopo la fine del suo secondo mandato da primo cittadino. In materia di Sin della Valle del Sacco, con una delle sue "radecate", si scaglia contro il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il Ministero della transizione ecologica, rappresentato dalla sottosegretaria frusinate del M5S Ilaria Fontana. Una bocciatura, la sua, su tutta la linea: "Danneggiano imprese ed ambiente". 

Ottaviani, a fronte della controversa riperimetrazione del Sin Bacino del fiume Sacco, ritiene che Regione e Ministero si siano sinora affidati all'improvvisazione:  "Strumenti regolatori a vasto raggio, specialmente quelli di carattere indifferenziato, oltre a essere desueti e di vecchia concezione, hanno lo stesso risultato della pesca con le reti a strascico, quelle che distruggono flora e fauna marina, non cogliendo neppure l’obiettivo per cui vennero calate in mare. Questo sarà il metodo concreto ed efficace con cui il centrodestra affronterà a breve la tematica del Sin, guidando il Governo e la Regione, conciliando le esigenze economiche del Paese con il recupero ambientale, quello vero, del territorio”.

All'ex sindaco del capoluogo, però, viene ancor prima un altro parallelo: “Se vi è qualcosa che danneggia le imprese, non solo della provincia di Frosinone, ma dell’intera Nazione è la dimensione dell’incertezza e dell’improvvisazione nei provvedimenti degli enti pubblici, titolari dei poteri dello Stato, centrali o periferici e locali, poiché, quando va in banca a prendere un mutuo o pianifica un investimento o un piano assunzionale, l’imprenditore tutto può fare, meno che utilizzare gli avverbi 'forse' o 'probabilmente'". Lo stesso principio, a detta di Ottaviani, vale anche per il recupero ambientale della Valle del Sacco. 

Ottaviani: "Perimetrazioni? Elastici da allargare o restringere"

"Si gioca sulle perimetrazioni come se fossero elastici da allargare o restringere secondo l'inizio e la fine dei periodi elettorali - critica il capo politico della Lega in Ciociaria - dimenticando che la tutela dell'ambiente corrisponde mai come oggi con la tutela effettiva del diritto alla salute, senza sparare nel mucchio, adottando finte soluzioni per risolvere problemi reali ed enormi". 

"Zingaretti ed il Ministero della Transizione Ecologica, anche in questi giorni, hanno dimostrato di non sapere nulla del nostro territorio e di agire, da una parte e dall’altra, con improvvisazione quotidiana, parlando solo alle rispettive utenze elettorali - aggiunge poi - Eppure il rimedio esiste, ma può conoscerlo solo chi amministra i territori direttamente e senza i filtri del binocolo".

"La soluzione è quella della verifica puntuale - conclude Ottaviani - proprio come avviene quando, al di là delle previsioni dei piani regolatori datati mezzo secolo, un’amministrazione comunale è tenuta a verificare in concreto come, e se, possa inserirsi in un determinato contesto territoriale un nuovo insediamento urbano, recuperando e rigenerando ciò che, spesso, rischia di rimanere un cimitero edilizio, con la conseguente desertificazione e abbandono ambientale. Quindi, dopo la verifica tecnica puntuale della singola e delimitata area, con la necessaria caratterizzazione idrogeologica, l’autorità pubblica deve assumersi la piena responsabilità del sì o del no, senza se e senza ma, evitando sotterfugi o sofismi che danneggiano, alla lunga, le imprese, i lavoratori e lo stesso recupero ambientale".

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