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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Anagni Biodigestore, "bisogna ricorrere alla presidenza del Consiglio"

Questa la proposta degli esponenti della coalizione Civica Liberanagni

Dopo oltre 10 giorni dall'ok della conferenza dei servizi si torna a parlare del Biodigestore di Anagni con una richiesta da parte di Liberanagni che chiede al Comune di Anagni e alla Provincia di Frosinone di ricorrere alla Presidenza del Consiglio, al Tar e Saf.

"Il 30 agosto è stata convocata in Comune la commissione ambiente per decidere le azioni di contrasto alla "VIA" che è il provvedimento reso oltre un anno fa per il quale sono decorsi da tempo i termini per il ricorso. Adesso - si legge in una nota di Liberanagni - bisogna opporsi al rilascio dell'AIA, la cui conferenza dei servizi si è conclusa il 9 agosto.

La lettera di convocazione è sconcertante e fa comprendere il livello di approssimazione che caratterizza l'approccio dei nostri rappresentanti istituzionali all'intera vicenda. Se davvero vogliamo sperare nel blocco del progetto occorre ben altro.

Il Comune di Anagni e la Provincia di Frosinone, se davvero sono contrari al biodigestore, si dovranno opporre all'AIA in tutte le sedi. Quali soci di SAF, devono chiedere di revocare l'adesione all'iniziativa imprenditoriale facendo convocare l'assemblea dei soci. Ci sono ragioni economiche concrete che possono giustificare la richiesta, come i rischi di soccombenza nei processi al TAR ed i danni erariali a ciò correlati. Ma ci sono anche ragioni di interesse pubblico come la tutela sanitaria e le criticità ambientali emerse dai pareri dei rispettivi uffici tecnici.

Quali partecipanti alla conferenza dei servizi dell'AIA, inoltre, questi enti devono opporsi anche in sede amministrativa ai sensi dell'art. 14-quinquies Legge 241/1990. L'opposizione andrà proposta alla Presidenza del Consiglio ed anche qui ci sono molti elementi su cui fondarla, primi tra tutti il parere sanitario del Sindaco, la violazione del piano rifiuti e la carenza istruttoria del procedimento.
Devono poi proporre anche tempestiva opposizione davanti al TAR.


Nell'estate 2021 il ricorso al TAR del Comune contro la VIA è stato omesso per gravi responsabilità politiche. Ricordiamo tutti come il sindaco e la sua maggioranza rimasero intenzionalmente inerti, perchè all'epoca erano convinti di favorire l'impianto. Ma ricordiamo bene tutti anche come la minoranza, preferendo dedicare l'estate ad una inutile passerella di raccolta firme, rifiutò inspiegabilmente di firmare una richiesta di deliberazione urgente al Consiglio, costringendo 600 cittadini a farlo al suo posto.

Tutte queste considerazioni verranno protocollate in Comune sotto forma di richiesta formale, attendendosi riscontro fattuale e concreto".
 

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