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Cassino, una calda giornata estiva senza l’acqua in casa. Scoppia il caos, il sindaco diffida Acea

I lavori di ripristino di un guasto sulla linea idrica si sono prologati per troppe ore. Sui social monta la polemica

Una giornata al caldo con le temperature ben oltre i 30 gradi e senza acqua nelle proprie abitazioni per molte ore ed in alcuni casi per una giornata intera. Questo quanto successo e quanto ancora sta succedendo a Cassino (Frosinone) dopo i lavori di ripristino di un guasto sulla linea Idrica da parte dei tecnici Acea vanno avanti da quasi 24 ore. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Salera che ha diffidato il gestore delle rete idrica. Si lamenta anche l'assenza di autobotti per rifornire la popolazione.

Una situazione di disagio estremo

Una situazione di disagio estremo che ha provocato molte proteste sfociate sui social e che riguarda le seguenti zone dell’importante cittadina a sud di Frosinone: zona centro (ex gestione comunale), zona S. Bartolomeo (ex gestione comunale), zona Casilina Sud e via Appia Nuova (ex gestione comunale), zona Colosseo (ex gestione comunale), via S. Angelo (ex gestione comunale), zona Folcara (ex gestione comunale), loc. Sferracavalli fino al confine con il Comune di S. Elia Fiumerapido, parte inziale della loc. San Pasquale via Cavalle, via Colle Canne, via Mutaro, via San Cesareo, via Panaccioni, via Antridonati, via Selvone, via Mandrine, via Colle Cedro, via Palombo, via Collenuovo, via Casali San Montino, via Filaro e zone limitrofe.

Le parole del primo cittadino

“Da colloqui intercorsi con i tecnici Acea – scriveva Salera su facebook giovedì sera - purtroppo è emerso che i lavori sono ancora in corso e il ripristino del flusso a Cassino avvera’ intorno alle ore 24. Domani diffiderò Acea a non effettuare più lavori durante il giorno e gli stessi non dovranno più essere autorizzati dagli uffici tecnici. Nel contempo avvierò tutte le azioni possibili finalizzate a risarcire la cittadinanza per il disagio arrecato”.

La precisazione dell'amministrazione comunale 

"A precisazione dei gravi disagi procurati alla cittadinanza dalla prolungata interruzione del flusso idrico nelle abitazioni e nelle attività di pubblico esercizio, commerciali ed artigianali verificatasi dalle ore 10 di ieri mattina e protrattasi sino a notte inoltrata, l’Amministrazione Comunale ritiene comprensibili quanto legittime le lamentele dei cittadini. Ma ritiene ingiuste le critiche mosse alla stessa Amministrazione, e in primis al sindaco, che molto si è dato da fare in questa difficile situazione, in quanto non c’è stata da parte del Comune alcuna autorizzazione ad effettuare l’eccezionale intervento operato dalla Società Acqua Campania e da Acea Ato 5.

Si precisa che il Comune - scrive all'amministrazione in una nota - , cui è stata chiesta l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico, ha ricevuto solo in data 27 luglio un preavviso di sospensione idrica nel giorno 29 luglio da parte di Acea. In tale comunicazione, diretta anche ai Comuni di Cervaro, Pignataro Interamna, Sant’Apollinare, San Vittore del Lazio, testualmente si leggeva “… che a causa di un intervento di manutenzione elettrica presso la centrale di sollevamento di Cassino da parte della società Acqua Campania il giorno 29 luglio 2021 (giovedì) si verificherà una sospensione del flusso idrico dalle ore 10.30 alle ore 20”. E di seguito si indicavano le zone interessate dei vari Comuni.

Si assicurava altresì che il ripristino del servizio ci sarebbe stato nella stessa giornata. “Salvo imprevisti”, era stato aggiunto. Purtroppo i lavori si sono protratti di gran lunga oltre il previsto. Con tutti i disagi conseguenti.

Al sindaco che aveva invitato Acea a fare i lavori di notte, l’amministratore delegato della società aveva risposto che non era possibile per una serie di questioni ostative, assicurando comunque che l’intervento sarebbe stato ultimato entro le ore 20.00. Così purtroppo non è stato.

Il sindaco, Enzo Salera, ha scritto una formale lettera di protesta ad Acea ed ha in programma una riunione con i legali per valutare se si siano determinate le condizioni per un’azione collettiva di risarcimento danni nei confronti di detta Società a beneficio dei cittadini danneggiati.

Il primo cittadino esprime comunque il personale plauso agli operai che hanno lavorato sotto il sole, a temperatura elevata e sino a tarda notte in condizioni particolarmente difficili.

Il lavoro fatto ieri dovrà comunque servire in futuro per evitare disservizi generalizzati. Un intervento di tal tipo, infatti, mai è stato fatto in passato".

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