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Castrocielo tra i tre comuni del Lazio premiati per la raccolta di oli alimentari esausti

Successo del progetto Regione Lazio e Consorzio RenOils che ha visto in lista 46 piccoli Comuni 

Sono stati premiati da Ennio Fano, Presidente di RenOils nell’ambito della VI edizione di EcoForum Lazio organizzata da Legambiente con il contributo della Regione Lazio, i sindaci dei Comuni di Rocca Canterano (Roma Capitale), Filacciano (Roma Capitale) e Castrocielo (Frosinone) perché hanno registrato le performance migliori nella raccolta dell’olio esausto da cucina nel 2021.

Insieme alle tre amministrazioni locali, ha ricevuto un premio speciale l’Ente Regionale RomaNatura che per primo in Italia ha attivato, insieme a RenOils, la raccolta di questo rifiuto all’interno di due parchi, nello specifico la Riserva di Monte Mario e nel Parco del Pineto a Roma.

“La sinergia tra il Consorzio RenOils e la Regione Lazio sta portando benefici ambientali di notevole entità. Grazie al protocollo di intesa, che riguarda Comuni sotto i 5.000 abitanti, sottoscritto mesi fa stiamo raggiungendo una fetta importante del territorio laziale dove le famiglie hanno ben compreso l’importanza di una corretta gestione dell’olio con cui abitualmente cucinano e stanno facendo un lavoro eccellente in termini di raccolta domestica, la più difficile da intercettare e anche la più inquinante. Oggi premiamo questi Comuni e l’Ente Regionale ma è come se premiassimo tutti i 46 Comuni aderenti all’iniziativa, tutti i cittadini che si sono impegnati a salvaguardare le nostre acque, l’ambiente. Siamo certi di poter presto estendere questo modello così ben funzionante ad altre Regioni italiane”. – Ha detto Ennio Fano, Presidente di RenOils.

Il progetto – La raccolta dell’olio esausto nei piccoli Comuni laziali: una storia di successo

Poco più di due anni fa la Regione Lazio e il Consorzio RenOils hanno sottoscritto un protocollo di intesa per attivare la raccolta di oli e grassi animali e vegetali esausti nei Comuni del territorio a bassa densità abitativa (meno di 5.000 abitanti) e il risultato è stato sorprendente. Sono arrivate fin da subito tante adesioni, ad oggi le Amministrazioni coinvolte sono 46, in cui il Consorzio RenOils ha installato i contenitori destinati a raccogliere l’olio di scarto prodotto nelle cucine dei cittadini. Grazie all’impegno di tutti nel 2021 sono state raccolte oltre 10mila kg provenienti dalla raccolta domestica. Questo è un dato sicuramente sottostimato; molti Comuni infatti hanno iniziato la raccolta da qualche mese e le quantità attualmente presenti nei contenitori non sono state ancora contabilizzate.

Si sono distinti e per questo sono stati premiati: Rocca Canterano che ha registrato la performance migliore nel 2021 con 1.57 kg/ab. leggermente superiore alla media nazionale, che è pari a 1.4 - 1.5 kg/ab.; Castrocielo in quanto Comune che ha raccolto in assoluto la maggiore quantità di olio, con circa 1.600 kg; Filacciano, il migliore nel complesso del biennio 2020/2021 per kg/ab raccolti. Subito a seguire i Comuni di Vacone (Rieti) con 1.3 kg/ab. e Vallinfredda (Roma Capitale) con più di 1 kg/ab.

“Gli importanti risultati ottenuti nella raccolta degli oli e grassi animali e vegetali esausti, attuata tramite il protocollo d’intesa con il consorzio RenOils, mi rendono molto soddisfatta. Sono frutti di un importante gioco di squadra su cui abbiamo puntato molto, con i Piccoli Comuni che oltre ad essere primi in classifica fra i “Comuni Ricicloni” di Legambiente si sono distinti con una raccolta di un rifiuto particolare, sottovalutato ma che dal punto di vista ambientale è molto impattante, per essere dei veri e propri laboratori di sostenibilità, capaci di dare concretamente un contributo allo sviluppo alla riduzione della produzione di rifiuti e all’attivazione dell’economia circolare. Ci sono Piccoli Comuni che, come Rocca Canterano, dopo meno di due anni dall’attivazione del servizio, eccellono nella raccolta degli oli e grassi esausti arrivando addirittura a raccogliere quantità per abitante superiori alla media nazionale, a dimostrazione della funzionalità del sistema di raccolta e della possibilità che politiche come questa, attuate dapprima nei Piccoli Comuni, possano rappresentare modelli virtuosi da esportare ed applicare anche altrove. Questa esperienza con RenOils proseguirà e vedrà l’estensione della raccolta a tutti gli altri Piccoli Comuni che vorranno aderire. Metteremo inoltre in campo sempre più azioni di sensibilizzazione, bloccate nei mesi scorsi dalla pandemia, che coinvolgeranno cittadini e studenti, con l’obiettivo di massimizzare la raccolta. Infine, oltre a RenOils, un ringraziamento sincero va a tutti i Piccoli Comuni che hanno già aderito e a tutti quelli che aderiranno.” – Ha detto Cristiana Avenali, Responsabile Piccoli Comuni e Contratti di Fiume della Regione Lazio.

L’olio esausto è inquinante ma diventa una risorsa se riciclato correttamente

L’olio utilizzato in cucina, se non recuperato correttamente, è inquinante e per questo è importante non buttarlo nel mare, così come nel lavandino, nello scarico del bagno o tal quale sui terreni. Un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, forma una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna marine. L’olio esausto è responsabile dell’inquinamento di terreni coltivabili e delle reti fognarie con ingenti costi di depurazione a carico delle Amministrazioni e quindi dei cittadini.

È importante sottolineare che, se gestito correttamente, questo rifiuto è una risorsa preziosa: l’olio alimentare esausto è infatti riciclabile al 100% per la produzione di biodiesel, l’utilizzo in impianti di cogenerazione e la produzione di biolubrificanti.

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