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Cervaro, i consiglieri di minoranza contro il potenziamento del termocombustore

L'impianto di San Vittore andrà a bruciare altri rifiuti provenienti dalla Capitale grazie ad un'accordo tra il Comune di Roma ed Acea

"Assurda la decisione di questi giorni, tra il Comune di Roma ed Acea, per conferire 120 tonnellate di rifiuti di Roma al termocombustore di San Vittore del Lazio". A parlare sono i consiglieri di minoranza al Comune di Cervaro: Otello Zambardi, Giuseppe Lambro, Simona Valente e Matteo Canale Parola.

"E’ necessario che la politica, anzi coloro che sono stati eletti per avere delle responsabilità di comando del nostro territorio a qualsiasi livello,  in ambito regionale, che si assumano le proprie colpe per l’inerzia ed il silenzio perpetrati in questi lunghi anni, mortificando così un’intera popolazione del Cassinate che vive nel terrore e nella paura per le gravi ed ormai acclarate ripercussioni sulla salute pubblica. Nessun politico che ha responsabilità di comando nel Cassinate si ribella a questa assurdità, mettendo a repentaglio la salute dei propri amministrati".

"E’ possibile che nessuno si indigna per quest’ennesimo scempio ai danni del nostro territorio? Per quanto tempo ancora ciò avverrà? Per  mesi, per qualche anno o per sempre? Tutta la politica Regionale, Provinciale e Locale deve dare risposte ai cittadini perché non si può subire passivamente un sopruso di questa natura. Non si può tacere sul fatto che 120 tonnellate di rifiuti al giorno di Roma o chissà quale maggiore quantità, trattati dal Tmb della Rida di Aprilia, vengano trattati nel termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, nel silenzio più assoluto della politica: il nostro territorio viene considerato al pari di un immondezzaio autorizzato dalla Regione Lazio".

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