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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Ceccano

"Coloriamoci di Lilla", per una maggiore consapevolezza sui DCA

Progresso Fabraterno ha portato sul palco dell'ex Cinema Italia di Ceccano un tema assai delicato - ma non da silenziare - come quello dei disturbi del comportamento alimentare. A sostegno dell'iniziativa sono intervenute le Dott.sse Caperna, Mancini e Micheli

Nel pomeriggio di ieri, 27 aprile, presso l'ex sede del Cinema Italia di Ceccano (Frosinone), l'organizzazione politica giovanile Progresso Fabraterno ha portato all'attenzione dei cittadini un tema assai delicato quanto spigoloso: quello inerente ai disturbi del comportamento alimentare (DCA). In una società che ci vuole a tutti i costi omologati e impeccabili, risulta difficile accettare ciò che si è e le proprie patologie. 

Al dibattito sono intervenute le Dott.sse Stefania Caperna e Elisabetta Mancini del centro medico "Nutrilamente" e Adriana Micheli, psicologa clinica e psicoterapeuta, la quale ha proposto alla platea una "pratica esperienziale" in modo stimolare una connessione con il proprio corpo ed una maggiore consapevolezza. 

"È necessario sensibilizzare, per prevenire l'insorgenza dei DCA e per intervenire in modo repentino in caso di insorgenza degli stessi. La rapidità con cui interveniamo può fare la differenza.

Non siete soli, sbagliati, deboli. I disturbi del comportamento alimentare non sono una scelta arbitraria, non sono un capriccio. I DCA sono una malattia e, in quanto tale, si può guarire affidandoci a medici esperti, col supporto delle persone a noi care". 

Ciò che si è voluto sottolineare infatti è quanto i DCA non dipendano da meri capricci, vizi o qualsivoglia epiteto dovuto ad un "libero arbitrio infantile". I disturbi del comportamento alimentare sono un gruppo variegato di malattie comprese e classificate fra i disturbi psichiatrici. Causati da una serie complessa e molteplice di fattori, i DCA esprimono una condizione di profondo disagio e di malessere psicologico. 

I disturbi alimentari, inoltre, sono genderless, ovvero privi di genere. Sono un fenomeno che interessa, in forme diverse, sia uomini che donne. Ultimo ma non ultimo, dal dibattito è emerso come anche i social giochino un ruolo importante. Ricerche recenti, ad esempio, hanno dimostrato l’influenza di Instagram. Se temporeggio su immagini di cibo, come l’insalata o altro, l’algoritmo mi riproporrà altri prodotti simili. L’effetto sarà quello di pensare che la mia idea di alimentazione sia quella corretta. È il cosiddetto fenomeno dell’eco chamber, l’effetto eco che amplifica una mia convinzione. Questo, insieme alla tendenza a isolarsi, può creare un cortocircuito. 

A conclusione dell'incontro è stato proiettato il cortometraggio Roberto di Carmen Córdoba, vincitore di premi indiscussi e quasi candidato alla cinquina degli Oscar 2022, che tratta - con animazione e gentilezza - il diffuso tema del body shaming

Nessuno si salva da solo

"Non siete soli, sbagliati, deboli. I disturbi del comportamento alimentare non sono una scelta arbitraria, non sono un capriccio.
I DCA sono una malattia e, in quanto tale, si può guarire affidandoci a medici esperti, col supporto delle persone a noi care"
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