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Gioco d'azzardo, dati allarmanti per la città di Frosinone

È il Capoluogo laziale con la spesa pro capite più alta. Magliocchetti: "È arrivato il momento di impiegare concretamente le risorse disponibili per questa emergenza sociale"

Ancora un triste primato per la città di Frosinone che sale sul podio della classifica del gioco d'azzardo. Primo tra i Capoluoghi del Lazio per la puntata media per residente con i suoi 1.277 euro. Il dato si riferisce ai primi sei mesi del 2017. Periodo nel quale gli italiani hanno puntato oltre 37 miliardi di euro. 

"Infodata - spiega il consigliere provinciale e comunale di Frosinone Danilo Magliocchetti - per studiare bene il fenomeno, si è rivolta all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, chiedendo i dati relativi al primo semestre del 2017 e tramite il Sole 24 Ore, ha messo in rete quanto denaro si muove tra slot machines, gratta&vinci, superenalotto e scommesse nei Comuni italiani". 

Volume di denaro raccolto e puntata media per residente

FR       € 58.924.719,95               € 1.277,64
LT        € 129.099.902,08             € 1.023,38
RI        € 29.848.198,71               € 627,70
VT       € 54.716.477,61               € 810,76
RM      € 2.186.378.403,76          € 760,88

Il primo dato si riferisce al volume di denaro raccolto. Come spiega con esempio pratico il Sole 24 Ore, "Questa cifra si riferisce alla raccolta, a tutti gli euro che vengono puntati. Ed è composta dalla spesa, ovvero dai soldi che gli italiani hanno effettivamente sborsato per giocare, e dalle vincite ripuntate. Un esempio può servire a chiarire: diciamo che si acquista un gratta&vinci da 1 euro, si gratta e si vince 1 euro. Si decide quindi di reinvestirlo in un altro tagliando, che però questa volta non è vincente. In un caso come questo, i contatori dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli segneranno 2 euro come raccolta (il costo dei due biglietti), 1 euro come spesa (la somma effettivamente uscita dal portafogli del giocatore) e 1 euro di vincita (per quanto sia stata reinvestita). Il secondo dato è la puntata media per residente".

Frosinone prima fra tutti

Cosa emerge? Come anticipato la città di Frosinone registra il dato superiore. "Superiore a quello di Latina, - continua Magliocchetti - che ha un volume di denaro raccolto superiore del doppio a quello d Frosinone, ed è addirittura più consistente, in ragione del 68% in più, della media delle puntate di Roma, che raccoglie più di 2 miliardi di euro.

Informare sui rischi legati al gioco

È evidente che i cittadini di Frosinone, di media, giocano più di tutti gli altri, e questo fatto deve far riflettere, circa la necessità di una ulteriore informazione sui rischi legati al gioco e conseguente attività di prevenzione. Importante a tale proposito, quanto già fatto anche dall'amministrazione cittadina, con lo Sportello informativo distrettuale per la prevenzione del gioco d'azzardo patologico. È evidente però che un ruolo fondamentale, anche dal punto di vista delle risorse disponibili, nella gestione del processo generale di contrasto al fenomeno delle ludopatie è rappresentato dalla Regione Lazio. 

Buoni propositi solo sulla carta

Dopo l'approvazione della legge regionale, - ricorda il consigliere di Forza Italia - l'amministrazione Zingaretti,a febbraio dello scorso anno, ha lanciato un piano di più di 14 milioni di euro su prevenzione e assistenza. Di questa enorme somma di denaro, 600mila euro furono destinati ad un percorso formativo per tutti gli operatori sanitari, sociali e del terzo settore finalizzato alla conoscenza del fenomeno del GAP. Mentre 400mila euro furono impegnati per la predisposizione e rilascio di un marchio "Slot free" per i gestori che rinunciano alle apparecchiature per il gioco d'azzardo nel proprio esercizio commerciale. Infine 700mila euro dovevano servire a finanziare le attività di ricerca dell'Osservatorio regionale sul fenomeno dell'azzardo e il funzionamento dei tavoli tecnici territoriali contro il rischi di dipendenza dei giocatori. Una larga parte di tutti questi buoni propositi, però, è rimasta solo sulla carta e alla luce di questi dati allarmanti, è arrivato il momento di impiegare concretamente le risorse disponibili per il contrasto a quella che può essere definita, una vera e propria emergenza sociale, e che in provincia di Frosinone rischia di avere conseguenze drammatiche per tante famiglie".

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