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Tutor in autostrada, ce ne sono diversi anche nel tratto ciociaro: ecco dove

I tutor coprono, ad oggi, circa 2.500 chilometri di rete autostradale (sui circa 6 mila esistenti) e grazie ad essi sono diminuiti notevolmente gli incidenti mortali sulle autostrade

Nelle autostrade italiane è sempre più in crescita la presenza di tutor, strumenti che servono per rilevare la velocità di percorrenza degli automobilisti. I tutor coprono, ad oggi, circa 2.500 chilometri di rete autostradale (sui circa 6 mila esistenti) e grazie ad essi sono diminuiti notevolmente gli incidenti mortali sulle autostrade.

L’autostrada più coperta in assoluto dal controllo dei tutor è la A1. Nel tratto che collega la povincia di Frosinone a quella di Roma, in proporzione ai chilometri, ce ne sono diversi attivi: San Vittore-Cassino; Cassino-Pontecorvo; Colleferro-Valmontone; San Cesareo-Monteporzio.

Come funzionano

I sistemi di rilevazione della velocità in autostrada funzionano sempre, notte e giorno, con qualsiasi condizione atmosferica. Il tutor rileva anche la presenza di rimorchi, quindi è in grado di associare il limite di velocità corrispondente. Le telecamere captano tutti i veicoli, anche quelli che viaggiano in corsia di emergenza.

Ricordiamo che il limite di velocità monitorato in autostrada è di 130 km/h e per i neopatentati è di 100 km/h. Le contravvenzioni previste dal Codice della Strada variano a seconda dell’eccesso di velocità riscontrato.

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