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Legambiente non vuole il Rally di Roma Capitale per le strade ciociare dei Monti Ernici

I circoli di Frosinone, Lamasena e Anagni: “No a frastuono e smog nelle aree di pregio naturalistico”. La Ciociaria si spacca di nuovo tra sostenitori e oppositori del motorsport mentre è di scena l'evento internazionale con quartier generale a Fiuggi

La provincia di Frosinone si spacca nuovamente tra sostenitori e oppositori del motorsport. Il pomo della discordia di turno è il Rally di Roma Capitale, di cui la Ciociaria è protagonista: oltre al quartier generale di Fiuggi, è interessata anche Fumone.

A mostrarsi profondamente contraria al grande evento internazionale, di scena tra i Monti Ernici, è la territoriale Legambiente. Nello specifico Stefano Ceccarelli, Remo Cinelli e Rita Ambrosino, presidenti nell’ordine dei circoli di Frosinone, Lamasena (Boville Ernica, Collepardo, Monte San Giovanni Campano, Strangolagalli e Veroli) e Anagni. “Decisione grave - sbottano all’unisono – No al frastuono e allo smog nelle aree di pregio naturalistico”.

Una condanna quella dei legambientalisti ciociari a fronte di una scelta che ritengono “insensata, dannosa per l’ambiente e profondamente diseducativa”.

Legambiente: “Auto rombanti e inquinanti su strade non sicure”

“Luoghi intrisi di bellezza e deputati alla meditazione, al silenzio e alla contemplazione del mondo naturale non meritano di subire l’insulto derivante dal transito di un corteo di almeno un centinaio di automobili rombanti e inquinanti su strade palesemente inadeguate e non sicure. Il disturbo arrecato alle persone, peraltro, si accompagna a quello subito dalla fauna locale, che non può sopportare il frastuono prolungato dei motori senza conseguenze dannose”.

“Per chi come noi non desiste dal richiedere con forza la creazione del Parco dei Monti Ernici allo scopo di tutelare montagne dall’inestimabile valore naturalistico e paesaggistico, è intollerabile dover subire la collocazione in luoghi di tale pregio – con una decisione evidentemente calata dall’alto ma tollerata dagli Enti locali, Comune di Collepardo in primis – di un evento che simboleggia una vera e propria aggressione alla pace e all’armonia che solo la natura incontaminata o luoghi magici come la Certosa di Trisulti sanno offrire”.

“Mentre la salvaguardia del pianeta dal collasso ecologico richiede la rinuncia generalizzata a pratiche inutilmente dissipatrici di energia e l’abbandono di “sport” ormai anacronistici, ci si ostina con l’organizzare manifestazioni che si pongono in netto contrasto con la crescente sensibilità verso il rispetto dell’ambiente, per giunta in luoghi che non potrebbero essere più inappropriati”.

“Siamo certi di interpretare con la nostra opposizione a questa decisione il sentimento di vasti strati della popolazione ciociara e dei tantissimi amanti della natura dei Monti Ernici. Ci auguriamo vivamente di non dover più assistere in futuro a questo tipo di manifestazioni irrispettose dei nostri luoghi del cuore”.

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