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Regione, attivate le prime procedure per contenere la peste suina

È operativo il numero verde 803555 e si è deciso di perimetrare l’area dove è stato trovato il cinghiale infetto

“Nella serata di ieri, in seguito al ritrovamento di un esemplare di cinghiale morto a causa della peste suina, si è riunita, in raccordo con il Commissario straordinario nazionale alla Peste suina africana Angelo Ferrari, la task force della Regione Lazio. La Regione metterà a disposizione da domani il numero verde della Protezione civile regionale (803555) per segnalare eventuali ritrovamenti di animali morti e attivare immediatamente i servizi veterinari”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio che poi prosegue.

“È stato deciso inoltre di individuare, sulla base delle carcasse rinvenute, al momento una sola, l’area da perimetrare e consentire gli interventi che il commissario nazionale adotterà.

E’ previsto per domani mattina un sopralluogo del Commissario nazionale per definire i dettagli degli interventi necessari. E’ importante ricordare che la peste suina non colpisce gli esseri umani ma si diffonde esclusivamente tra suini e cinghiali”.

C'è pericolo per l'uomo?

"Non c'é pericolo per l'uomo, il problema della peste suina riguarda al momento esclusivamente i suidi selvatici, e quindi i cinghiali selvatici. Le disposizioni adottate hanno proprio il fine di scongiurare il 'salto' della positività tra suini selvatici e domestici". A far chiarezza sulla questione 'peste suina' è, all'Adnkronos, il tenente colonnello Michele Viale, comandante dei carabinieri forestali della Regione Piemonte. In provincia di Alessandria il 5 gennaio scorso è stato accertato il primo caso di positività alla peste suina africana in un cinghiale selvatico.

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