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Valle dell’Amaseno, sempre più giovani i produttori di latte e mozzarella di bufala dop

Coldiretti Frosinone, che rappresenta l’80% delle aziende bufaline, evidenzia il boom di imprenditori under 40 e la conseguente innovazione delle modalità di vendita. Non mancano diversificazione degli allevamenti e benessere animale

Nella Valle dell’Amaseno sono sempre più giovani gli imprenditori che producono latte e mozzarella di bufala. Le aziende agricole in questione sono attualmente 150, di cui 45 (il 30%) guidate da Under 40. Da qui la conseguente innovazione delle modalità di vendita, fatta di e-commerce e strategie commerciali al passo coi tempi, per raggiungere sempre più consumatori esteri.  

A sottolineare l’incremento del 10% di tale imprenditoria giovanile negli ultimi due anni è Coldiretti Frosinone, che rappresenta l’80% delle imprese attive nella produzione della “miglior mozzarella di bufala del basso Lazio - accentua l'assoociazione a tutela dei coltivatori diretti - che costituisce il prodotto principale della Ciociaria a cui è stato riconosciuto il marchio Dop”.  

Nella Valle dell’Amaseno, nel frattempo, si registrano oltre 15 mila capi, per il 90% costituito da bufale che producono oltre 40 mila litri di latte al giorno. Da ogni bufala, pertanto, almeno 10 litri quotidiani. Ultimamente, però, si stanno diversificando gli allevamenti con l’introduzione degli annutoli, vitelli che hanno meno di un anno e la cui carne è a bassa concentrazione di grassi.  

Tra gli investimenti degli allevatori anche quelli per il benessere animale con l’installazione nelle stalle di impianti per la nebulizzazione dell’acqua o delle spazzole rotanti, utilizzate per massaggiare le bufale. “Un connubio tra innovazione e tradizione, quello della Valle dell’Amaseno - evidenzia Coldiretti Frosinone - dove gli itinerari sulla filiera bufalina si sposano ai percorsi per la promozione del turismo, che portano alla riscoperta delle ricchezze storico culturali del territorio. 

Picchi (Coldiretti Frosinone): “Puntiamo alla formazione dei giovani imprenditori” 

“L’obiettivo - spiega il direttore di Coldiretti Frosinone Carlo Picchi – è quello di puntare alla creazione di nuove figure professionali legate al settore, con investimenti sulla formazione dei giovani allevatori che si avvicinano a questa attività e al tempo stesso lavorare, così come stiamo già facendo, a progetti volti ad incrementare il mercato estero”.  

“Da tempo lavoriamo ad un progetto di promozione turistica in collaborazione con le istituzioni e le associazioni del territorio e su questa linea abbiamo intenzione di continuare a muoverci per potenziare un settore che è stato fortemente penalizzato dalle conseguenze della pandemia e anche dalle speculazioni messe in atto da chi ha cercato di tratte illeciti vantaggi da questa situazione per variare i prezzi. Qui si produce un prodotto di eccellenza che rappresenta una vera ricchezza per l’economia locale e fornisce la possibilità di creare nuovi posti di lavoro”. 

  

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