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Cronaca Cervaro

Cervaro, l'isola ecologica della Tac è una discarica ma il Comune paga ugualmente le fatture (video e foto)

L'area, situata nella frazione Porchio, che dovrebbe essere modello di pulizia e sicurezza e nella quale lavorano decine di persone, è completamente priva di norme igienico-sanitarie

Mezzi antiquati, insicuri e che mettono a repentaglio ogni giorno la vita dei lavoratori. Freni a mano artigianali e soprattutto una sporcizia che è degna delle migliori discariche illegali. Questa la situazione dell'isola ecologica comunale di Cervaro, situata nella frazione di Porchio e gestita dalla ditta appaltatrice per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, la Tac Ecologica, la società finita al centro di una serie di vicissitudini giudiziarie che hanno portato all'arresto del sindaco e di altre quattro persone compreso il titolare dell'azienda, ed al Commissariamento del Comune. Nessun rispetto per il capitolato d'appalto che prevede sanzioni elevate per le ditte che non rispettano le Leggi e soprattutto l'aspetto igienico sanitario del lavoratore e dei cittadini. 

La denuncia

Una situazione paradossale, che è sotto gli occhi di tutti, come dimostra l'ampio reportage fotografico ma non del Comune visto che, con regolare delibera in data sette agosto, il segretario comunale, Benedetto Nicola, ha liquidato 126.933,36 euro alla “T.A.C. ECOLOGICA srl per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani dei mesi di aprile maggio e giugno". A denunciare la cosa è stato Massimo Maraone.

Isola ecologica Tac Cervaro

Il disagio

"Bisogna intervenire urgentemente riguardo le modalità della raccolta dei rifiuti. La pulizia delle strade resta una meta ambita ed il sudicio non fa vivere decorosamente. Purtroppo l’amministrazione non puo’ cambiare sistema di raccolta, per via del commissariamento avvenuto a luglio scorso, attraverso una diversa metodologia di sistema di raccolta, più snella ed efficiente - spiega l'attivista del movimento 5 Stelle -. Un sistema che se fosse gestito direttamente dal comune e non dalle ditte che si sono susseguite, darebbe il risultato che tutti si auspicano. Ma non solo pulizia, se il sistema trattasse il rifiuto per ciò che è in natura: ‘’Materia prima seconda’’ da differenziare presso l’isola ecologica di Porchio, con centri per il riuso, per il recupero, per il riciclo, con conseguente vendita del materiale come vetro,plastica, ferro. Un sistema   che oltre a mantenere pulito il territorio abbatterebbe notevolmente i costi con conseguente creazione di posti di lavoro" 
 

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