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Martedì, 30 Aprile 2024
Il fatto / Cassino

'Dimenticato' in carcere per due mesi, incredibile disavventura per un 55enne

L'uomo, detenuto a Cassino, sarebbe dovuto uscire a febbraio. La lentezza della macchina amministrativa non ha consentito la notifica del fine pena

Due mesi in più trascorsi in carcere a causa della lentezza della macchina amministrativa: protagonista dell'incredibile vicenda è stato un 55enne residente a Cassino che solo da ieri è finalmente libero. L'uomo, difeso dall'avvocato Armando Caporicci, era detenuto nel penitenziario di Cassino a seguito di alcuni cumuli di pena per il reato di truffa. 

Tutto nella norma tanto che lo stesso avvocato la scorsa estate aveva presentato istanza di applicazione dell’istituto della continuazione ex art 81 del codice penale che permette, in caso di più condanne, di scontare solo la pena più grave aumentata sino al triplo e non la somma delle pene delle condanne. Istanza accolta ad agosto ed eseguibile sin da fine gennaio. 

Il detenuto quindi ha preparato i bagagli ed ha iniziato ad aspettare pazientemente che si aprisse il portone a sette mandate dell'istituto di pena di via Sferracavalli. Ogni giorno una delusione fino a quando l'avvocato Caporicci ha cercato di capire cosa fosse accaduto: l'arcano è stato svelato con una piccola verifica in tribunale dove si trovava il fascicolo. L'atto di scarcerazione, per carenza di personale, non era stato anche 'lavorato' nonostante l'urgenza disposta dal pm.

"Inutile dire che il mio cliente presenterà istanza di ingiusta detenzione - ha spiegato Caporicci -. Perchè due mesi in più di carcere sarebbero inaccettabili per chiunque". 

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